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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Aprile 2011 |
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PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO: PROGETTO “PARCO NEL MONDO"
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Da gennaio 2008 il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano ha attivato il progetto “Parco nel Mondo”, un programma di animazione finalizzato a restituire autostima e centralità al vivere nei paesi e nei centri minori dell’Appennino e dei suoi crinali, costruendo flussi di ritorno moderno dall’emigrazione (anche parziale e virtuale) e la ripresa delle relazioni con le comunità di origine. Ogni famiglia residente nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ha qualche componente emigrato e “Parco nel Mondo” vuole trasformare l’emigrazione da privazione e diminuzione delle potenzialità del territorio a ricchezza, risorsa aggiuntiva, apertura al mondo. Se nel complesso l’emigrazione ha rappresentato e rappresenta una perdita per la montagna, ora questo si può considerare come un investimento a lunghissimo termine recuperando parte del valore socio culturale perduto. Il progetto prevede la costruzione di un vero e proprio “processo di cittadinanza affettiva” delle migliaia di abitanti e nativi del crinale che vivono nel mondo (si stimano tra i 70.000 ed i 100.000 emigrati) e mantengono nel cuore legami col loro territorio. Per chi è emigrato la qualificazione, come Parco Nazionale, dei territori d’origine abbandonati nel passato perché poveri o marginali, può rafforzare se non far nascere nuovamente senso e sentimenti di appartenenza e rinnovare l’interesse per i borghi appenninici ove migliaia di persone conservano ancora oggi le loro radici personali o familiari. Beni e valori che la globalizzazione ha reso più preziosi e apprezzabili. Il Parco Nazionale come istituzione interprete delle vocazioni e dell’identità naturale e culturale dei luoghi, deve essere proposto come richiamo e riferimento formale di una cittadinanza affettiva più vissuta e resa esplicita in forme creative e appropriate. Grazie a “Parco nel Mondo” è possibile recuperare e rafforzare una serie di valori (i valori affettivi; la partecipazione; il senso di identità; il senso di comunità) che costituiscono, nell’insieme, il codice genetico di un Parco Nazionale incardinato sul rapporto natura-cultura. Ecco quindi che non possono non essere compresi tra gli obiettivi del Parco Nazionale quelli che ricreano le condizioni di un riavvicinamento tra le comunità presenti e quelle lontane; le generazioni nuove e quelle di origine; le professioni moderne e quelle antiche. Dal punto di vista culturale il progetto mira a promuovere la diffusione della conoscenza della storia di questa parte d’Italia, recuperare la tradizione antropologica e la cultura materiale che sono alla base della civiltà di questo territorio e riportare al livello di valore riconosciuto e condiviso l’uso non consumistico e quindi conservazionistico del territorio naturale. Dal punto di vista socio-economico gli obiettivi sono così riassumibili: avviare e/o consolidare flussi di ritorno, sia in forma stabile che di soggiorni a scopo turistico e ricreativo, incentivare, di conseguenza, i processi formativi ed informativi da e per le destinazioni di emigrazione, utilizzando la rete internet ed i canali televisivi satellitari, incentivare e sviluppare nelle opportune forme alcune particolari attività economiche compatibili, quali soprattutto la promozione e la commercializzazione dei prodotti tipici di qualità ed il recupero edilizio rispettoso dei caratteri storici e rivolto ad una promozione della residenzialità. Il progetto “Parco nel Mondo” ha realizzato una mappatura dell’emigrazione sulla base della quale , nel corso di questi anni, sono state sviluppate azioni per attivare o rafforzare i contatti con gli emigrati e le loro famiglie, offrendo loro strumenti per recuperare cultura e tradizioni, con il fine di organizzare vere e proprie cerimonie di rilascio di “cittadinanza affettiva”, mettendo in piedi collegamenti anche via Internet e tv satellitare con queste comunità emigrate. La “cittadinanza affettiva” è una realtà che molti emigrati, vicini e lontani, sentono come propria e cui tengono come tratto importante della loro identità. “Parco nel Mondo” vuole valorizzare questa realtà offrendo ad essa un significato meno “intimo” e più socialmente riconosciuto e riconoscibile. Sono poi scaturite azioni per l’incentivazione di forme di turismo di “ritorno alle radici”, che coinvolgono anche le generazioni più giovani, i figli e i nipoti di chi è andato via, per sensibilizzarli e “trasformarli” in “ambasciatori” del Parco, promuovendone le tradizioni, la cultura, i prodotti e le emergenze naturalistiche, realizzando una internazionalizzazione non generica e non puramente commerciale del Parco Nazionale. L’attività turistica sviluppabile grazie a “Parco nel mondo”, infatti, non vuole essere di tipo consumistico ma intende rispettare le capacità di carico del territorio, poiché i canali privilegiati degli emigrati favoriscono l’attrazione di soggetti attivi e fortemente interessati alla tutela ed alla promozione del territorio ed allo scambio culturale con i cittadini residenti, che sono considerati parte integrante di un parco inclusivo, attori indispensabili del successo dell’iniziativa. A supporto di tutto questo lavorano anche il sito internet www.Parconelmondo.it e i social network ad esso dedicati, per promuovere le molteplici iniziative sul territorio e stabilire un filo diretto con il resto del mondo, grazie anche al lancio del nuovo Club Parco Appennino e del suo circuito di convenzioni che giorno dopo giorno sta creando una rete di operatori economici e contatti in grado di orientare le esigenze turistiche di tutti gli amanti e visitatori di quest’area |
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