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Notiziario Marketpress di
Giovedì 21 Aprile 2011 |
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RIPARTIZIONE FONDO SANITARIO 2011, ACCOLTA LA RICHIESTA DI 571 MILIONI DI EURO AL MOLISE
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Campobasso, 21 aprile 2011- Il Presidente Michele Iorio e l´Assessore Gianfranco Vitagliano hanno partecipato ieri in mattinata a Roma alla Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Stato-regioni nelle quali è stata dato il via libera all´intesa per il riparto del Fondo sanitario relativo all´anno 2011. Il Molise, in particolare, ha dato il proprio assenso sulla base del risultato ottenuto di 571 milioni assegnati: 13 in più rispetto alla proposta ministeriale - che era di 558 - e 12 in più rispetto all´anno precedente. Il Presidente Iorio ha espresso soddisfazione per l´accordo raggiunto «che per il Molise è molto favorevole se si pensa che il Fondo sanitario per tutte le regioni è aumentato, rispetto all´anno scorso, dello 0,8%, mentre per noi è aumentato del 2,32%». «Tutto questo - ha detto Iorio - è estremamente importante, perché rappresenta un´inversione di tendenza che vede riconosciuta al Molise la peculiarità delle proprie dimensioni. Ciò dà ragione, con l´assenso di tutti, compreso il Governo, di un deficit strutturale del Fondo destinato al Molise che, essendo negli anni passati sottostimato, ha comportato difficoltà nel raggiungere l´obiettivo del pareggio di bilancio». «C´è poi da rimarcare - ha concluso il Presidente - l´alto valore del risultato politico raggiunto nell´impegno assunto dalla Conferenza, di elaborare, entro i prossimi quattro mesi, e quindi in tempo utile per il riparto 2012, i nuovi criteri che terranno espressamente conto delle condizioni socio-economiche e delle dimensioni demografiche di ciascuna regione». «Si consolida così - ha sottolineato, invece, l´Assessore Vitagliano -, nel settore importantissimo della sanità, quel criterio che abbiamo difeso strenuamente di prevedere un necessario riequilibrio nell´attribuzione delle risorse per le regioni come la nostra che hanno grande difficoltà a raggiungere economie di scala, senza intaccare i diritti fondamentali dei cittadini. Su questo criterio abbiamo ottenuto il consenso di tutte le altre Regioni». |
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