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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2011
 
   
  FVG: PREVENZIONE INTERRUZIONI GRAVIDANZA (IGV) TRA DONNE STRANIERE

 
   
   Trieste, 26 Aprile 2011 - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia aderisce al progetto per la ´´Prevenzione delle Interruzioni Volontarie di Gravidanza (Igv) tra le donne immigrate´´, promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della salute, che sarà attuato con il coordinamento della Regione Toscana. Del tema si occupa una delibera, approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore a Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, con la quale è stato approvato uno schema di accordo di collaborazione tra la Regione e, appunto, la Toscana, in veste di capofila del progetto, che nasce dall´esigenza di favorire anche tra le immigrate la prevenzione dell´aborto e una maternità responsabile, evitando l´abbandono del neonato. Il tutto è legato alla crescita del fenomeno dell´immigrazione, che per circa la metà è costituito da donne con, in genere, scarsa conoscenza della fisiologia della riproduzione e dei metodi per una procreazione responsabile. Di fatto il tasso di aborti tra donne immigrate è del 26,5 per mille a fronte del 7 per mille delle donne italiane. E se si considerano le donne più giovani il rapporto è di quasi 5 casi di interruzione volontaria di gravidanza tra le immigrate per ogni interruzione effettuata da donne italiane. Sulla base di queste evidenze, per sostenere una procreazione cosciente, il progetto, cui concorrerà anche il Friuli Venezia Giulia, regione con elevata presenza di immigrati, è articolato su tre macro-obiettivi: formazione degli operatori sanitari finalizzata a migliorare l´approccio interculturale e quindi favorire il contatto con le pazienti straniere; sperimentazione di percorsi che accrescano l´accessibilità e l´utilizzo dei servizi sanitari da parte delle donne immigrate; diffusione di informazioni capillari, facilmente comprensibili. L´università La Sapienza di Roma e l´Istituto Superiore di Sanità forniranno, attraverso le proprie risorse umane e la loro esperienza nel settore, il supporto metodologico per la realizzazione del progetto, mentre fondamentale sarà anche il coinvolgimento, trasversale sui tre obiettivi specifici, delle Associazioni di Volontariato, ritenute preziose per il loro patrimonio di esperienze e conoscenze.  
   
 

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