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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2011
 
   
  UNIONE INTERPORTI RIUNITI: RICONOSCERE LA SEZIONE ITALIANA DEL CORRIDOIO ADRIATICO-BALTICO NEL PROCESSO DI ADEGUAMENTO DELLE RETI TRANSEUROPEE, L’ITALIA NON PUÒ ESSERE ESCLUSA DAL CORRIDOIO ADRIATICO-BALTICO

 
   
   Roma, 26 aprile 2011 - L’unione Interporti Riuniti, sostiene la posizione dell’Onorevole Debora Serracchiani e dei tre Presidenti Regionali di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna che rivendicano un’azione forte da parte del Governo affinché venga confermata la sezione italiana lungo il corridoio Adriatico-baltico. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, sono 3 delle Regioni maggiormente rappresentative del nord est italiano che grande peso ha nell’economica nazionale e che pertanto necessita di infrastrutture adeguate e saldamente connesse ai circuiti europei. Le tre regioni sono sede di 9 interporti tra i più importanti a livello internazionale, la cui operatività verrebbe sicuramente condizionata negativamente dalla prospettata esclusione dell’Italia dall’asse adriatico-baltico che si interseca, tra l’altro, con altri assi europei che puntano a raggiera verso tutto il continente. Alessandro Ricci, Presidente dell’associazione, sostiene ancora la presa di posizione dell’Onorevole Debora Serracchiani e dei tre Presidenti Regionali, per i quali negare l’estensione del corridoio all’Italia, comprometterebbe un lavoro di relazioni, di collaborazioni e di interventi concreti già consolidato e avviato, con ricadute sull’intero sistema economico che in questo momento ha bisogno di essere sostenuto e non certo penalizzato. Anche l’Unione Interporti Riuniti auspica un intervento immediato da parte delle autorità nazionali competenti, affinché l’Italia non subisca ancora le decisioni dell’Europa che non sempre poggiano su logiche di interesse comunitario.  
   
 

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