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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2011
 
   
  SCUOLA, INCONTRO IN REGIONE MARCHE CON SINDACATI E PARLAMENTARI. DENUNCIA DI CGIL CISL E UIL : 3424 POSTI IN MENO IN TRE ANNI.LUCHETTI: AFFIANCARE QUALSIASI AZIONE PER RIPORTARE IL PROCESSO EDUCATIVO AL CENTRO DELLA RIFLESSIONE POLITICA. LA SITUAZIONE E`` INSOSTENIBILE

 
   
  . Ancona, 26 Aprile 2011- ŽLa Scuola e` unŽistituzione primaria che non appartiene a nessuno schieramento politico. E i problemi che questo fondamento della societa` sta attraversando sono tali e tanti e di inaudita gravita` che bisogna affiancare qualsiasi azione per riportare il processo educativo al centro della riflessione politica, se vogliamo garantire davvero un futuro ai nostri giovani.Ž Cosi` lŽassessore regionale allŽIstruzione, Marco Luchetti intervenuto allŽincontro indetto dai Sindacati Cgil Cisl Uil Scuola con i parlamentari marchigiani e i rappresentanti istituzionali per denunciare la gravissima situazione dei tagli agli organici effettuati dal Ministero allŽIstruzione che ha colpito la nostra regione. Presenti allŽincontro nella sede della Regione Marche i parlamentari Marina Magistrelli, Carlo Ciccioli, Letizia De Torre e i consiglieri regionali Giacomo Bugaro e Francesco Massi. I Sindacati hanno fotografato la situazione attuale in un documento che sara` trasmesso al Ministro Gelmini, dove si evidenzia con dati 0specifici e documentati un numero eclatante di riduzioni: 3424 persone in meno tra docenti e Ata negli ultimi tre anni. Personale dellŽ organico di diritto e non dellŽorganico di fatto, sulla base del quale vengono modulate anche le risorse economiche da trasferire. ŽPer numero di addetti, e` il bacino piu` grande di forza lavoro, piu` di qualsiasi grandissima impresa Ž ha sottolineato Luchetti, denunciando lŽinsostenibilita` di alcune situazioni come lŽimpossibilita` in alcuni casi di aprire la scuola al mattino perche` manca un collaboratore scolasticoŽ ed e` importante arrivare allŽesecutivita` del Titolo V, perche` non vi e` piu` a livello centrale la percezione delle reali esigenze locali. Non solo da noi aumentano le pluriclassi ( ben 114), ma vi e` impossibilita` di programmazione se non si rimoduleranno certi tagli. Il segnale e` controproducente e pericoloso: inutile essere virtuosi se poi si subiscono tagli drastici e indiscriminati. Occorre una presa di coscienza forte da parte di tutte le forze politiche, altrimenti il sistema scolastico regionale andra` letteralmente a pezzi. Ž I Sindacati chiedono quindi nellŽimmediato di condividere e assumere la responsabilita` di come e` attualmente lŽassetto della scuola marchigiana e di intervenire nelle sedi istituzionali e presso il Ministro Gelmini, perche` riduca il taglio o dia alla nostra Regione risorse aggiuntive. Risorse umane per garantire tra lŽaltrro la scuola dellŽinfanzia a tutti i bambini di tre anni e maggiore tempo scuola;- il tempo pieno nella primaria;- il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado;- classi non sovraffollate nel rispetto delle norme sulla sicurezza; la continuita` didattica attraverso gli organici funzionali pluriennali;- lŽassunzione a tempo indeterminato dei precari su tutti i posti disponibili e vacanti per dare stabilita` allŽ organizzazione della scuola. ŽLa nostra Regione Ž evidenziano le rappresentanti sindacali Francesca Conti, Claudia Mazzucchelli, Paola Martano rispettivamente di Cisl Scuola, Uil Scuola Snals Confsal -, ha sempre applicato le leggi dello Stato dimostrandosi virtuosa. Sono stati evitati gli sprechi, ma questo non ci ha ripagato perche` il Governo ha fatto ŽcassaŽ attraverso Žtagli lineariŽ, senza tenere conto delle reali esigenze del territorio. Adesso il sistema scolastico marchigiano e` seriamente minacciato e gli Uffici scolastici provinciali non sono in grado di realizzare i tagli richiesti senza intaccare pesantemente la qualita` della scuola. Tutte e cinque le province sono sconcertate dalla scure abbattutasi sulla scuola. EŽ chiaro che le situazioni sul territorio sono diversificate a causa della conformazione geografica della nostra Regione e che non sono possibili ne` il funzionamento ne` lŽautonomia della scuola senza risorse economiche e strutturali adeguate e senza che venga riconosciuta una Ždotazione organica funzionaleŽ che consenta ai nostri giovani quella formazione di qualita` che tutti invocano e di cui il nostro Paese e la nostra Regione hanno estremo bisogno.Ž  
   
 

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