|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Aprile 2011 |
|
|
  |
|
|
25 ANNI FA CERNOBYL, OGGI FUKUSHIMA: ASSESSORE REGIONALE UMBRIA DICE NO AD ENERGIA NUCLEARE, SÌ A ENERGIE ALTERNATIVE
|
|
|
 |
|
|
Perugia, 27 aprile 2011 - La scelta del Governo nazionale di intraprendere nuovamente la strada dello sviluppo dell´energia nucleare è sbagliata ed anacronistica: lo ribadisce l´assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali in occasione del venticinquesimo anniversario del disastro nucleare di Cernobyl. Esattamente il 26 aprile di 25 anni fa il reattore numero quattro della centrale nucleare di Cernobyl in Ucraina esplose, causando il più grave incidente nucleare della storia, l´unico, insieme all´incidente del 2011 avvenuto nella centrale di Fukushima Daiichi, al livello 7 (il massimo) della scala Ines dell´Iaea. Mentre nel mondo anche le nazioni più nucleariste stanno ripensando il proprio modello di sviluppo - afferma l´assessore, in Italia ci si imbarca in una avventura costosissima e dagli esiti incerti, mettendo la sicurezza della salute dei cittadini e lo sviluppo di energie alternative in secondo piano rispetto agli interesse delle grandi lobbies energetiche. Cernobyl e Fukushima sono un monito per tutti sulla devastante pericolosità della energia nucleare, anche se prodotta in centrali moderne e in un Paese, il Giappone, che ha fatto della prevenzione delle catastrofi ambientali il proprio fiore all´occhiello. La furbata del Governo, con la presentazione di un emendamento che abroga tutte le norme oggetto del quesito referendario di giugno, non deve - secondo l´assessore - far abbassare il livello di guardia dei cittadini sul problema del ritorno del nucleare in Italia, una scelta che è sbagliata indipendentemente dalla emotività causata dalle vicende giapponesi. Fortemente auspicabile sarebbe invece il varo di un grande piano energetico nazionale fondato sullo sviluppo delle energie alternative. La scelta del Governo di tagliare le risorse e gli incentivi economici per lo sviluppo delle energie rinnovabili è miope e dannosa, e bene fa la Giunta regionale a sostenere i lavoratori e le imprese del settore che vedono messi a rischio i livelli occupazionali e la loro stessa esistenza. L´esplosione di Cernobyl - ricorda infine l´assessore - sviluppò radiazioni duecento volte superiori a quelle delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, determinò la fuoriuscita di materiali radioattivi che contaminarono tutta l´area circostante, mentre nubi radioattive raggiunsero l´Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l´Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l´Austria e i Balcani, fino alla costa orientale del Nord America. L´incidente di Cernobyl aprì gli occhi dell´opinione pubblica mondiale sulla pericolosità della energia nucleare, con conseguenze anche politiche nel nostro Paese dove ai referendum dell´8-9 novembre 1987 vinse la maggioranza antinuclearista segnando, di fatto, l´uscita dell´Italia dal nucleare. Nonostante i progressi scientifici e tecnologici la tragedia giapponese conferma la bontà delle tesi che ritengono l´energia nucleare pericolosa e difficilmente controllabile. A questo occorre aggiungere le problematiche connesse allo stoccaggio delle scorie radioattive, argomento di fronte al quale anche i più fervidi sostenitori del nucleare tacciono. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|