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Notiziario Marketpress di
Venerdì 29 Aprile 2011 |
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I CASTELLI DEI GIARDINI INCROCIATI - UN PICCOLO VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE DELL’ASSOCIAZIONE CASTELLI DEL DUCATO DI PARMA E PIACENZA, TRA ARCHITETTURE NATURALI, PARCHI E OASI PROGETTATE DALL’UOMO
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Nelle terre tra Parma e Piacenza - per secoli e tuttora al centro di un intenso traffico di persone, merci e influssi - si estende un “giacimento” di castelli e dimore storiche. Una rete di architetture che sono insieme il passato e il futuro di una regione, la testimonianza dei cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli e il seme di una cultura legata alle proprie tradizioni. Portano i segni dei rivolgimenti e delle acquisizioni tecniche avvenute nel tempo, fino alla definizione della fisionomia contemporanea. Insomma, solo la manifestazione concreta di una profonda eredità, nel passaggio da una civiltà fatta di piccole strutture compatte e arroccate, a una più ariosa, in cui il giardino compare come elemento vitale e decorativo. Dell’associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza fanno parte alcune tra le dimore che contengono o si affacciano su piccoli paradisi naturali. Un viaggio che, partendo dal piacentino, si tramuta da subito in un’avventura naturale. Il Borgo di Vigoleno, perfettamente conservato, e il suo Castello dalla imponente cinta muraria con merli ghibellini, dominano dall’alto della collina di Santo Stefano la valle dello Stirone, che ospita l’omonimo Parco Naturale. Oltre a rivestire un rilevante interesse paleontologico, dovuto al fatto che la pianura un tempo era allagata dal mare, il Parco tutela habitat, specie vegetali e animali di interesse comunitario. Da qui ci si sposta poi in Val Tidone, alla Rocca d’Olgisio, fortezza con loggiato cinquecentesco. Svetta, incastonato tra i torrenti Tidone e Chiarone, sopra un bosco secolare che conserva intatto il fascino delle antiche leggende e battaglie. Elementi del giardino all’italiana, dei parchi alla francese e all’inglese sono presenti nell’enorme parco del Castello di Grazzano Visconti, realizzato all’inizio del ‘900 su progetto del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, con tanto di labirinto, casetta dei giochi, oratorio, piccionaia e studio del Duca. Ultima tappa in territorio piacentino è il Castello di San Pietro in Cerro, il maestoso castello quattrocentesco impregnato delle atmosfere della bassa, cui si accede percorrendo un viale costeggiato da tigli secolari. L’ampio parco che dà respiro alla struttura è anche una sorta di museo all’aperto, ospitando opere del Museum in Motion, collezione di oltre 800 lavori esposti a rotazione – quadri, sculture e disegni – di artisti contemporanei italiani e stranieri custodite all’interno. Da qui si passa alla prima meta del parmense, la Rocca di Soragna. Gli arredi e i mobili sono un raro esempio del primo barocco, mentre la trasformazione ottocentesca del giardino in un parco all’inglese, con pittoreschi scorci allietati dalle acque di un laghetto, riuscì a creare in uno spazio circoscritto l’illusione di un paesaggio sconfinato. Di fronte alla Rocca Sanvitale di Fontanellato, si trova In Villa, resort affacciato sull´ampio parco secolare che sino al Xix secolo era parte integrante del castello e lo collegava all’esterno del paese mediante un accesso privilegiato. All’interno del giardino, dando vita a un vero capolavoro botanico, i Conti Sanvitale avevano creato serre fredde, esedre, cineserie e scorci paesaggistici tuttora esistenti. Eccoci alla Reggia di Colorno. A partire dal 1600 il parco annesso fu eletto luogo per sorprendere gli ospiti: venne arredato con fontane dalle forme fantasiose, getti d’acqua, da una incredibile grotta, oltre che essere impreziosito da un disegno complessivo che arrivò a far paragonare la residenza a Versailles. Adagiata sulle prime colline dell’Appennino, presso il torrente Baganza, svetta poi la Rocca Sanvitale di Sala Baganza, dall´aspetto di un lungo parallelepipedo delimitato agli estremi dai resti di due torrioni. Oltre all’ampio giardino che lo circonda, la Rocca si trova a due passi dal Parco Regionale dei Boschi di Carrega, che, nell´ambito della fascia dell´alta pianura, è senza dubbio la zona più ricca di specie vegetali in generale e di specie della flora spontanea protetta. Terminato il viaggio non rimane che abbandonarsi al placido piacere della pianura. Per informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto Tel. 0521.823221; 0521.823220 E-mail: info@castellidelducato.It Sito web: www.Castellidelducato.it |
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