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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2011
 
   
  VALLE D’AOSTA: CONSIGLIO POLITICHE DEL LAVORO: FOTOGRAFATA LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE

 
   
   Aosta, 4 maggio 2011 - Nel pomeriggio di martedì 3 maggio, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha presieduto il Consiglio delle Politiche del lavoro, che, come da convocazione, ha esaminato e approvato le disposizioni applicative per la tenuta dell’elenco regionale dei lavoratori disabili e di altre categorie protette e le nuove linee guida per la gestione delle procedure di acquisizione, conservazione, perdita e sospensione dello stato di disoccupazione. In particolare per quanto attiene i lavoratori in cerca di lavoro, sono stati presentati i dati dell’indagine conoscitiva cominciata lo scorso giugno, attraverso l’invio di 10 mila 834 questionari agli iscritti presso i Centri per l’impiego della Valle d’Aosta, con età compresa tra i 15 ed i 64 anni. I soggetti effettivamente in cerca di occupazione sono, alla data del 15 aprile, 2 mila 446, dato questo che corrisponde a un tasso reale di disoccupazione pari al 4,1 per cento (il tasso di disoccupazione in Italia è pari all’8,4 per cento mentre quello del nord Italia è del 5,9 per cento). Di questi in cerca di lavoro ben 577 sono diplomati e 137 laureati. Da ciò ne deriva la decisione di predisporre due nuove misure nel Piano politiche del lavoro per incentivare l´assunzione di giovani nella fascia 18-32 anni: «Come da indicazioni del Consiglio delle Politiche per il lavoro – spiega Dario Comé, a capo del gruppo di lavoro Occupazione – abbiamo individuato due possibili misure a supporto di diplomati e laureati, ipotizzando quindi come interventi a sostegno del loro inserimento lavorativo incentivi economici per chi assume e tirocini formativi ad hoc». Il 2009 è stato l’anno di massima crisi per il sistema regionale. In questo periodo, l’area della disoccupazione ha riguardato in media circa 2 mila 600 persone ed il tasso di disoccupazione regionale è aumentato di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente, attestandosi in media al 4,4 per cento, ovvero il valore più elevato dal 2004. Inoltre, sul versante occupazionale si è registrata una contrazione importante dei livelli occupazionali, considerato che il tasso di occupazione è sceso al livello di inizio periodo (67 per cento) e visto che si è avuta una perdita complessiva di circa 500 posti di lavoro. Parallelamente, i fabbisogni occupazionali complessivi si sono contratti del -6,2 per cento ed il ricorso agli ammortizzatori sociali è raddoppiato. Va, infine, ricordato che il comparto maggiormente colpito dalla crisi risulta essere quello delle imprese industriali in senso stretto, in quanto aziende maggiormente soggette alla pressione internazionale. La riduzione degli ordinativi e delle vendite ha infatti spinto queste imprese a ricorrere in modo assai significativo agli ammortizzatori sociali. E’ alla luce della disaggregazione settoriale che si evidenziano le maggiori differenze. In particolare emerge che mentre il settore terziario registra un saldo positivo (+3,2 per cento), stimabile in un aumento occupazionale di circa 1.300 unità, il settore secondario registra una nuova contrazione (-3,5 per cento, pari ad una perdita di circa 500 posti di lavoro). Nell’industria in senso stretto gli occupati scendono di circa 200 unità (-3,6 per cento), ma anche il settore delle costruzioni registra un saldo negativo di entità analoga (-3,5 per cento). Nel 2010 la situazione si è modificata in senso più positivo, anche se come detto il quadro resta ancora incerto e le variazioni, pur apportando dei miglioramenti, risultano di entità contenuta. In particolare, si segnala un aumento dell’1,2 per cento degli occupati (stimabile in circa 600 unità), a fronte di un aumento relativo di pari intensità delle forze di lavoro, il che ha comportato una sostanziale stazionarietà dell’area della disoccupazione. Il tasso di occupazione complessivo si attesta al 67,4 per cento, in lieve aumento a fronte del 67 per cento dell’anno precedente. Infine, in merito ai dati macroeconomici, per il 2010 è attesa una modesta crescita del Pil, stimata in termini reali in circa mezzo punto percentuale. In sintesi, i dati ricavati dell’indagine sulle forze di lavoro mostrano alcuni segnali di rallentamento della fase congiunturale critica, tendenza questa ultima confermata anche dai dati di fonte amministrativa, quali quelli relativi alla cassa integrazione e quelli relativi alle assunzioni. Permangono tuttavia difficoltà settoriali come quelle dell’industria, un’elevata instabilità occupazionale ed un rafforzamento dei fenomeni di scoraggiamento. Sotto il profilo strutturale, si conferma per contro che il mercato del lavoro valdostano è caratterizzato da condizioni di pieno impiego, con tassi di occupazione per uomini e donne molto superiori alla media nazionale ed in linea con gli obiettivi di Lisbona (con la sola eccezione degli adulti).  
   
 

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