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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Maggio 2011 |
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UN "AVVISO COMUNE" PER LA TUTELA DEL PANE FRESCO IN FVG
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Trieste - Sono oltre 450 le aziende che in regione producono ogni giorno il pane fresco che portiamo sulle nostre tavole. Piccole imprese che danno lavoro direttamente a circa 2.500 persone e, attraverso un indotto che va dalla lavorazione delle materie prime alla filiera dei punti vendita, ne impiega almeno altre 1.500. Un ambito di grande rilevanza nel contesto della nostra tradizione alimentare e nonostante ciò ridotto del 24 per cento dal 2000, un settore che oggi si confronta con una concorrenza che, anche dall´estero, offre pane surgelato di cui viene completata la cottura nei supermercati, con il mutamento dei costumi e degli stili di vita, e con la crisi economica. Per affrontare tutto questo è stato prodotto il primo ´´Avviso comune´´, frutto dell´accordo tra l´Unione regionale panificatori e operai dell´arte bianca del Friuli Venezia Giulia e le rappresentanze regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. L´´´avviso´´ è stato presentato oggi a Trieste, nella sede dell´Unione regionale panificatori, dal presidente Edvino Jerian, da Michelangelo Canciani della Cgil, Pierpaolo Guerra della Uil e Salvatore Gioacchino della Cisl nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche l´assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti. ´´Si tratta di un documento storico perché unisce per la prima volta gli organismi di rappresentanza degli imprenditori e quelli dei collaboratori delle imprese, con lo scopo di presentare al governo del Friuli Venezia Giulia la preoccupazione di tutti gli operatori per la crisi del nostro settore´´ ha osservato Jerian, sottolineando come l´Avviso individui proposte comuni per la tutela ed il rilancio del comparto in materia di relazioni sindacali, lavoro e concorrenza. Da parte regionale è stato rilevato che lo stato di salute di un settore si valuta anche dalle norme di tutela che lo dirimono e, nelle more delle direttive europee e nazionali, la Regione è al fianco dei panificatori. Inoltre in Friuli Venezia Giulia si sta attendendo di andare in scena con il disegno di legge sulla riforma complessiva dell´artigianato, dove alcuni settori specifici trovano una disciplina di riferimento. Uno è appunto quello della panificazione, comparto che fa parte della nostra vita quotidiana e delle nostre tradizioni. Per questo, uno degli elementi portanti della nuova normativa è la distinzione tra pane fresco e pane surgelato, distinzione che, dopo la liberalizzazione iniziata nel 2006, si pone l´obiettivo di tutelare e valorizzare il lavoro dei panificatori per difendere un prodotto che è parte integrante e salutare della nostra vita quotidiana. Un impegno sottolineato da Guerra, il quale ha ribadito come sia importante che l´Amministrazione regionale ´´sia dalla parte di quel gruppo di imprese che continuano tra mille difficoltà a produrre pane fresco´´. L´´´avviso comune´´, è stato detto, è frutto di un´intesa che individua alcune linee di indirizzo lungo quattro direttrici principali: la bilateralità attestata dalla concordanza d´intenti, che costituisce la premessa per la costituzione di un Ente bilaterale di tutela e sviluppo del comparto; una piattaforma contrattuale regionale condivisa che integri il contratto nazionale di lavoro con ulteriori acquisizioni sul territorio; la costituzione di un Osservatorio regionale che abbia la funzione di individuare proposte migliorative per l´attuale tessuto imprenditoriale; l´individuazione di un percorso comune per programmare iniziative di vari tipi di formazione. |
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