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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Maggio 2011 |
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HABITECH: 300 IMPRESE, 8000 OCCUPATI E UN FATTURATO DI UN MILIARDO
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Trento, 10 maggio 2011 - “Habitech è una formula vincente di distretto tecnologico”. Così Gianni Lazzari, amministratore delegato di Habitech - Distretto Tecnologico Trentino, definisce in poche parole un’esperienza che dopo neppure cinque anni dalla sua nascita è diventata punto di riferimento per altre realtà territoriali. Habitech è stata scelta, nell’ambito della 9a Giornata dell’Economia celebrata il 6 maggio da Unioncamere a Roma, come uno dei quattro casi di successo in Italia di reti d’impresa basate sull’innovazione e la sostenibilità accanto a Belisario - Polo Alta Moda Area Vestina; A.c.ri.b. - Calegheri 1268; Vrm - Racebo. La presentazione, realizzata dal direttore Thomas Miorin, è avvenuta a Roma di fronte a una platea che comprendeva, fra gli altri, il segretario generale Unioncamere, Claudio Gagliardi. Miorin ha illustrato i segreti del successo del Distretto Tecnologico Trentino, una realtà riconosciuta dal Ministero dell´Università e della Ricerca, nata nel 2006, oggi forte di 300 imprese che occupano 8000 addetti generando un fatturato di un miliardo di euro, il cui orizzonte oggi si proietta in chiave nazionale e internazionale. Habitech, che declina la sostenibilità e l’innovazione nei tre settori dell’edilizia, dell’energia e della mobilità, con la sua azione “ha favorito la creazione sia di reti territoriali di tipo corto, sia di tipo lungo attraverso la definizione e la diffusione di linguaggi condivisi e di strumenti che mobilitano risorse superiori a quelle disponibili localmente”. In particolare, a livello territoriale l’azione del Distretto più che sulla ricerca di finanziamenti a fondo perduto è stata simile a quella dei “business angels”, favorendo le relazioni tra imprese e agevolando il dialogo pubblico-privato. Habitech ha agito così da generatore e incubatore di reti realizzando 2 contratti di rete intorno allo sviluppo di una caldaia di micro-cogenerazione ad idrogeno ad uso domestico - Chp Lab e Crisalide - contratti ai quali se ne aggiungeranno presto altri tre. Per quanto riguarda le “reti lunghe”, l’azione “si è strutturata principalmente attorno alla diffusione dello standard internazionale Leed di misura della sostenibilità degli edifici. In concreto, il Distretto ha contribuito alla fondazione del Gbc Italia, l’associazione che promuove lo standard e che oggi è un network nazionale di più di 500 aziende leader nell’edilizia sostenibile. Questa attività ha permesso anche l’acquisizione di una serie di strumenti che favoriscono l’export delle industrie edili e di arredamento, senza contare la ricaduta in termini di qualificazione sul territorio locale. I servizi offerti da Habitech in questo ambito rendono il Distretto economicamente sostenibile”. Queste esperienze non sono destinate a rimanere isolate. Conclude infatti Miorin: “Il modello basato sulla creazione di un linguaggio condiviso che orienta i processi alla base dell’esperienza Leed, è stato replicato in nuovi contesti come quello delle case in legno o di nuovi modelli contrattuali per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”. Habitech ha saputo proporre sentieri di innovazione, coinvolgendo in una sinergia positiva tecnici delle imprese, funzionari della Pubblica Amministrazione, rappresentanti di associazioni, esperti di ordini professionali e strutture di certificazione, agendo come catalizzatore del nuovo mercato dell´efficienza energetica e ambientale degli edifici diventando riferimento nazionale per il Leed e Gbc Italia. “L’esperienza di rete di Habitech, assieme alle risposte offerte nei settori della sostenibilità e dell’innovazione e al dialogo avviato tra mondo delle imprese e realtà pubbliche, è considerata talmente positiva – anche dal punto di vista delle sostenibilità finanziaria - che oggi diverse realtà locali hanno avviato contatti per poterla replicare sul proprio territorio”. |
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