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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Maggio 2011
 
   
  I LUCANI E L’EUROPA, INDAGINE DELLA SWG CHI CONOSCE I FONDI PER LO SVILUPPO REGIONALE RISERVA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO LA UE E L’OPERATO DELLA REGIONE BASILICATA

 
   
  Potenza, 10 maggio 2011 - Maggiore è la percezione dei lucani della capacità di impiegare i fondi europei, migliore risulta anche la propensione ad essere europeisti. Lo dimostrano i primi risultati di una ricerca commissionata alla società Swg dall’Autorità di Gestione del Po Fesr per meglio comprendere il grado di percezione che i cittadini lucani hanno dei Fondi comunitari ed in particolare con il Programma Operativo Fesr 2007/2013. L’indagine ha coinvolto un campione di circa 800 lucani rappresentativo dell’intera popolazione regionale. La percentuale di lucani convinti che l’Italia abbia tratto più vantaggi con l’ingresso in Europa risulta massima tra quanti pensano che in Basilicata i fondi siano stati spesi in modo “molto efficace” (57%), permane elevata tra quanti pensano sia stata “abbastanza efficace” (50%), crolla fino a raggiungere il 25% tra chi la considera del tutto inefficace. Fra quanti dichiarano di essere al corrente dell’ottenimento di fondi per lo sviluppo regionale nell’ambito del Po Fesr Basilicata 2007/2013 si rileva quindi un atteggiamento positivo verso la Ue e nei confronti dell’operato della Regione. Come a dire che il Programma Operativo Fesr Basilicata assume un ruolo chiave sia per un approccio positivo verso l’operato dell’Unione Europea che verso quello della stessa Regione Basilicata. Una buona reputazione del Programma, insomma, significa un maggiore propensione dei cittadini lucani verso l’identità e l’appartenenza europea e verso l’operato della regionale. Non sono europeisti invece coloro che non sono informati sull’impiego dei fondi europei Il 22% soprattutto gli anziani, considerano l’appartenenza all’Ue non incisiva sulle opportunità di sviluppo per il Paese. Un quarto dei lucani, soprattutto quelli meno scolarizzati, considera svantaggioso l’ingresso dell’Italia nella Ue. Ciò avviene nonostante la popolazione appaia oggi molto più consapevole del ruolo giocato dalla Ue nell’erogazione di fondi per i progetti di sviluppo della regione. La mancata conoscenza delle fonti di finanziamento istituzionale che nel 2008 abbracciava quasi la metà del campione, oggi risulta ridotta al 17% (-31 punti percentuali). La ricerca commissionata dall’Autorità di Gestione del Po Fesr è finalizzata a meglio orientare e tarare gli strumenti e le strategie di comunicazione da mettere in atto per assicurare il massimo coinvolgimento della comunità lucana nel cogliere le opportunità offerte dell’Unione europea mediante la politica di coesione ha appurato quindi che, se da un lato è cresciuta la coscienza del ruolo dell’Unione Europea nell’assegnazione di fondi, dall’altro appaiono ancora inadeguati sia i livelli di conoscenza degli ambiti d’intervento finanziati, sia i livelli di efficacia attribuita alla gestione dei finanziamenti stessi. Infine due curiosità: il film di Rocco Papaleo Basilicata Coast to Coast risulta noto ad oltre due terzi della popolazione; lo slogan “Investiamo sul nostro futuro”, risulta noto al 54% del campione e ben al 74% dei cittadini che conoscono il programma Po Fesr. E’ evidente, tuttavia, che non c’è ancora totale associazione d’idee tra lo slogan e il Po Fesr, anche se la maggior parte di quanti hanno riconosciuto la frase o conoscono il Programma lo considerano adeguato a rappresentare l’impegno dell’Unione europea in regione. La ricerca della Swg non è però ancora conclusa. Attualmente è infatti ancora in corso la parte di approfondimento qualitativo su un campione rappresentativo di imprese e soggetti beneficiari dei finanziamenti europei.  
   
 

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