SUL FRONTE DEI GINECOLOGI: LA SECCHEZZA VAGINALE È ANCHE UN RILEVANTE MOTIVO DI CONSULTO GINECOLOGICO.
Milano, 12 maggio 2011 - Due indagini condotte da Aogoi-associazione Ostetrici Ginecologi Italiani, che hanno visto la partecipazione d’una compagine di 350 ginecologi che ha indagato proprio tale aspetto: circa il 5 per cento di tutte le donne che richiedono una visita ginecologica riportano dispareunia/’coito doloroso’ associata a secchezza vaginale, e tale percentuale diventa circa 3-4 volte maggiore nelle donne in post menopausa e cresce con l’età della donna. Cosa si può fare? La terapia più efficace della secchezza vaginale tuttora senza dubbio l’uso degli estrogeni sistemici e topici/’locali’. Dopo la pubblicazione dello studio Women Health Initiative nel 2002, tuttavia molte preoccupazioni si sono diffuse rispetto all’uso degli estrogeni: in particolare quando assunti per via orale/sistemica. Le preoccupazioni maggior sono legate ai rischi di carcinoma mammario associati all’assunzione degli estrogeni e progestinici, di carcinoma dell’endometrio legati all’assunzione di estrogeni da soli, e di eventi cardiovascolari. Oggi non è l’occasione per discutere sui reali od enfatizzati rischi associati all’uso di terapia estrogenica in post menopausa: di certo tali preoccupazioni sono il motivo per cui oggi la larga maggioranza delle donne con sintomatologia climaterica preferisce non curarsi. Infatti attualmente meno del 10 per cento delle donne assume terapia estrogenica sistemica o topica. E comunque la via topica/’locale’ per l’uso di estrogeni non è stata associata a particolari rischi. Pertanto la disponibilità adesso di un preparato efficace e con nessun impatto sui livelli ormonali circolanti di estrogeni rappresenta una opportunità terapeutica che permette di ottenere risultati clinici con la piena compliance/adesione della donna. Da appunti del Prof. Fabio Parazzini Clinica Osterico Ginecologica Mangiagalli & Università degli Studi Milano Studi selezionati che hanno valutato la frequenza di atrofia vaginale.