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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Maggio 2011
 
   
  NDRANGHETA.LOMBARDIA PARTE CIVILE, NO LEZIONI DA CALABRIA

 
   
   Milano, 12 maggio 2011 - "Non abbiamo bisogno di lezioni: tra le varie politiche di contrasto alla criminalità organizzata Regione Lombardia ha recentemente approvato una vera e propria legge e ora non mancheremo di costituirci parte civile nell´udienza del 14 giugno". Lo afferma l´avvocatura di Regione Lombardia in risposta alle dichiarazioni del legale della Regione Calabria, Luigi Gullo. "Regione Lombardia - prosegue la Nota dell´avvocatura - non è stata individuata quale parte offesa e non ha quindi ricevuto alcuna notifica e per questo non era nelle condizioni di costituirsi parte civile. Il rinvio dell´udienza e una nuova legge regionale pubblicata la scorsa settimana consentono ora la sua costituzione". "L´impegno di Regione Lombardia - si legge ancora nella Nota - esiste da sempre ed è infatti testimoniato dall´approvazione della legge n. 9 del 3 maggio scorso, concernente ´Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità´ al cui art. 8 è previsto che ´La Regione può costituirsi parte civile nei processi contro la criminalità organizzata per atti di particolare rilevanza e allarme sociale verificatisi nel proprio territorio´". "Le polemiche sul grado di mafiosità tra i diversi territori - conclude la Nota - non aiutano di certo il contrasto alla criminalità organizzata, che invece abbisogna della collaborazione tra pubbliche amministrazioni e tra le loro avvocature. Mafia e ´ndrangheta non sono nate in Lombardia, noi ne siamo vittima e per questo non mancheremo di costituirci parte civile".  
   
 

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