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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Maggio 2011
 
   
  CENTRALE GUALDO CATTANEO: ASSESSORE ROMETTI A CONSIGLIERE DOTTORINI, "MAI EVITATO DI DARE RISPOSTE, NO A STRUMENTALIZZAZIONI”

 
   
  Perugia, 31 maggio 2011 - "La posizione tenuta dalla Giunta regionale sulla Centrale Enel di Gualdo Cattaneo, è stata apprezzata e condivisa nel corso di un´assemblea pubblica che si è tenuta proprio sul territorio che ospita la centrale e alla quale erano presenti oltre 300 persone, tra le quali non ho notato la presenza del consigliere Dottorini che forse, ha perso un´occasione per spiegare ai presenti, che sarebbe meglio chiudere la centrale dall´oggi al domani". Risponde così l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, al capogruppo dell´Idv in Consiglio regionale che chiedeva all´assessore all´Ambiente di riferire in Aula in merito al progetto di rilancio della centrale a carbone di Gualdo Cattaneo, che lo stesso Dottorini ha definito "anacronistico". "Sulla Centrale di Bastardo il consigliere Dottorini utilizza termini non corretti parlando di rilancio della centrale a carbone in relazione alla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Ministero dell´Ambiente - ha detto Rometti - mentre bisognerebbe riferirsi a un rilancio della riduzione del suo impatto sull´ambiente". "E´ infatti evidente dall´esame dei contenuti del provvedimento autorizzativo - aggiunge l´assessore - che tutti i principali parametri relativi al rilascio di sostanze inquinanti in atmosfera sono stati notevolmente ridotti, sia in rapporto ai valori prescritti nella precedente autorizzazione, sia nei confronti dei limiti di legge vigenti". L´assessore scende quindi nel dettaglio: in particolare - precisa - le concentrazioni dei principali inquinanti, a partire dal biossido di zolfo (So2) che costituisce l´elemento maggiormente critico in una centrale a carbone, hanno subito le seguenti riduzioni: il valore di concentrazione di So2 autorizzato è 400 mg/Nm3, a fronte di un limite di legge pari a 1.600 mg/Nm2; il valore di concentrazione di No2 autorizzato è 400 mg/Nm3, a fronte di un limite di legge pari a 600 mg/Nm2, il valore di concentrazione di Polveri autorizzato è 25 mg/Nm3, a fronte di un limite di legge pari a 50 mg/Nm2. "In aggiunta a queste limitazioni delle concentrazioni istantanee sono state anche prescritte più stringenti riduzioni dei flussi di massa, ovvero delle quantità di un inquinante che possono essere emesse complessivamente in un mese o un anno. Per gli So2 tale limite è stato fissato in 100 tonnellate al mese, con una riduzione del oltre il 70per cento rispetto i livelli attuali. Di conseguenza, il rispetto di una prescrizione di questo livello obbligherà l´Enel ad una significativa diminuzione delle ore di funzionamento della centrale stessa". Rometti precisa anche che "oltre alle riduzione degli impatti sopra descritti, la nuova autorizzazione impone all´Enel di predisporre entro 5 anni un progetto di adeguamento e riconversione che consenta il raggiungimento, entro la data di scadenza dell´Aia, di ulteriori più stringenti obiettivi, in linea con i parametri indicati dalle linee guida nazionali per questo tipo di centrali. Ciò comporta che entro otto anni il limite di concentrazione di So2 dovrà essere portato sotto la soglia di 250 mg/Nm3". "La nuova autorizzazione - ha aggiunto - prevede anche una serie di misure volte a ridurre la diffusione delle polveri diffuse che si generano nei vari depositi e nei piazzali durante le fasi di movimentazione del carbone e delle ceneri. Altre specifiche misure riguardano la riduzione degli impatti acustici. E´ stato inoltre previsto, su diretta richiesta della Regione Umbria, un potenziamento della rete di monitoraggio già presente nella centrale". Rometti evidenzia anche che il Protocollo d´intesa che sta per essere sottoscritto con l´Università degli Studi di Perugia (Facoltà di Ingegneria) e la stessa Enel è volto, nel quadro della produzione di energia da fonti rinnovabili, a inserire una sperimentazione finalizzata alla sostituzione del carbone utilizzato come combustibile con la lignina, ottenendo un ulteriore miglioramento della qualità delle emissioni in atmosfera. Inoltre - precisa - che la lignina non è un rifiuto, ma un sottoprodotto del processo di produzione del bioetanolo, a partire da biomasse prodotte in colture dedicate". Infine, l´assessore Rometti ha voluto precisare che "che non spetta alla Giunta regionale stabilire o predisporre l´ordine del giorno delle interrogazioni che vengono discusse in Consiglio, e che ancora una volta il consigliere Dottorini comunica informazioni non corrette, dal momento che è noto a tutti, visto che le sedute del Consiglio Regionale sono pubbliche, che sono sempre stato disponibile a fornire risposte in quella sede, avendo almeno 2 o 3 interrogazioni per ogni seduta. E comunque, piuttosto che polemiche strumentali sarebbe stato sufficiente un confronto diretto al quale non mi sono mai sottratto, come sono solito fare con tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione". "Credo invece - conclude Rometti - che non sia più accettabile questa continua disinformazione e strumentalizzazione su atti o proposte che sono in linea con il programma di legislatura votato in Consiglio regionale. L´ambientalismo fatto di allarmismi e di aprioristici "no", non appartiene certo alla mia cultura riformista. Anacronistico credo sia il termine adatto per definire chi continua a operare come partito di lotta e di governo, disconoscendo così in un luogo istituzionale quello che altri appartenenti alla stessa compagine politica hanno approvato in un altro. In questo caso Dottorini non tiene copnto che il Consiglio Provinciale di Perugia ha approvato all´unanimità, quindi con il voto dei consiglieri dell´Idv, nello scorso mese di agosto, un ordine del giorno affinchè la Regione si adoperasse per sollecitare presso il Ministero il rilascio dell´Autorizzazione Integrale Ambientale". Concludendo Rometti ha affermato: "Decisioni importanti, come la chiusura o la dismissione di un sito produttivo, non vanno prese passando sulla testa dei lavoratori senza tener conto degli equilibri economici di un intero territorio, ma attraverso il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni".  
   
 

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