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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
 
   
  GLI EFFETTI DELL´INVECCHIAMENTO NEGLI UCCELLI

 
   
  Contrariamente alle credenze popolari, gli uccelli selvatici invecchiano prima di morire. È questa la scoperta fatta attraverso un nuovo studio condotto in Spagna e Messico e presentato sul Journal of Evolutionary Biology. Coordinato dall´Università di Vigo in Spagna, lo studio ha mostrato l´invecchiamento della Sula piediazzurri (Sula nebouxii) in termini della capacità di questo uccello di vivere e riprodursi. Per lunghissimo tempo i ricercatori hanno creduto che gli animali selvatici morissero prima di avere la possibilità di invecchiare. "Si è sempre pensato che la senescenza (l´avvicinarsi a un´età avanzata) era una cosa che riguardasse solo gli esseri umani e gli animali domestici, perché noi abbiamo un´aspettativa di vita allungata," si legge in una citazione riportata su Scientific Information and News Service (Sinc) di Alberto Velando, un ricercatore del Dipartimento di ecologia e biologia animale dell´Università di Vigo. "La senescenza esiste nella capacità di riproduzione e di vita degli animali selvatici." Nel loro studio, i ricercatori hanno usato un database contenente informazioni raccolte nel corso di un periodo di 30 anni per valutare una popolazione di sule piediazzurri che vive lungo le coste del Pacifico in Messico, nelle Isole Galapagos e in Perù. Qual´era il loro scopo? Fare luce sulle tendenze di invecchiamento di questa longeva specie di uccelli. I loro dati indicano che la linea germinale, che gli esperti definiscono come la sequenza dell´acido deossiribonucleico (Dna) passata da una generazione a quella successiva, non è priva di danni. "Il Dna dello sperma di individui più vecchi è danneggiato," dice il professor Velando. "Questo significa che la prole ha maggiori probabilità di soffrire di malattie congenite." Questo studio dimostra che gli umani non sono gli unici organismi a soffrire di disturbi genetici. Uno studio recente ha mostrato come i bambini di uomini di età compresa tra i 50 e i 60 anni hanno un rischio più alto che venga loro diagnosticata una malattia genetica. La situazione è la stessa per la sula piediazzurri. "Si pensava che questo non avesse importanza in natura," dice il professor Velando, "e che fosse un difetto della nostra civilizzazione, visto che viviamo più a lungo di un arco di vita naturale. Invece sembra proprio che ciò avvenga anche in natura. Secondo i ricercatori, il colore dei piedi della sula piediazzurri cambia con l´età. Questo cambiamento rispecchia il danno ossidante che avviene loro sperma. Da notare che gli uccelli femmina scelgono i maschi sulla base del colore dei piedi: sono più attratte da maschi più giovani con piedi dal colore brillante. Questo schema di selezione assicura che la prole non sia affetta da mutazioni genetiche. In breve, i risultati confermano che il maschio medio di mezza età ha una linea germinale meno deteriorata e piedi più colorati. "Questo studio contribuisce a far luce sulle tendenze di selezione e sulle tendenze evolutive e di crescita delle popolazioni," spiegano i ricercatori di Vigo. "Lo studio ci fornisce un nuovo modo di guardare quello che c´è sotto i segnali sessuali, mettendo in evidenza l´importanza della selezione sessuale per eliminare le mutazioni genetiche." Hanno contribuito a questo studio ricercatori dell´Universidad Autónoma de México. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Vigo: http://www.Uvigo.es/uvigo_en/index.html  Journal of Evolutionary Biology: http://www.Blackwellpublishing.com/jeb_enhanced/    
   
 

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