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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Maggio 2011 |
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FORMAZIONE PROFESSIONALE E LAVORO: VENETO INSERISCE NEL MONDO LAVORO 74% DEI RAGAZZI CHE ESCONO DALLA FORMAZIONE; PRIMA IN ITALIA
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Venezia, 31 maggio 2011 - “Si fa ancora fatica a incrociare il fabbisogno delle imprese che chiedono figure tecniche, professionali e con specializzazioni e molte scelte formative che vanno invece in direzione opposta. Allora va costruito insieme un linguaggio comune, e siamo a buon punto, per perfezionarlo in modo che sia comprensibile non solo per il Veneto ma per il Paese e per l’Europa. Non è più ‘solo’ il titolo che garantisce l’occupabilità, ma le competenze che il mondo del lavoro chiede e che la formazione deve dare. Fare un bilancio di queste competenze, costruire un sistema di riconoscimento e certificazione è la sfida più grande e la Regione Veneto, capofila in Italia, lo sta facendo”. Lo ha detto Elena Donazzan, assessora all’istruzione, formazione professionale e lavoro, stamani nella sede dell’Amministrazione Provinciale di Venezia intervenendo al convegno “Verso un modello veneto di certificazione delle competenze: il contributo della Rete Forma Veneto”. L’iniziativa è stata organizzata dalla ‘rete forma Veneto’ coordinamento regionale degli enti di formazione professionale di ispirazione cristiana presso i quali ogni anno oltre 17 mila giovani dai 14 ai 17 anni frequentano corsi nei 70 centri. L’iniziativa è stata finanziata dal Fondo sociale europeo asse Iv capitale umano e promossa da Ministero per il Lavoro, Regione Veneto e Unione Europea. Donazzan ha ricordato un dato significato sulle scuole di formazione nel Veneto: “siamo la prima Regione - ha detto - per inserimento professionale dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro, pari al 74% contro, ad esempio, il 60% della Lombardia. Questo fa capire che siamo a buon punto e che il mondo del lavoro e quella della formazione, intendendo quello dell’università, della formazione continua, della formazione di base (comprese le scuole) si danno già stimoli reciproci e parlano assieme: pensiamo all’istruzione tecnica superiore, a tutti gli strumenti di alternanza di scuola-lavoro, agli stages”. L’esponente del governo regionale ha ribadito che “a livello nazionale e regionale stiamo approntando alcuni strumenti che, siamo certi, potranno agevolare l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro. Penso soprattutto al problema più grosso, quello del primo accesso al mondo del lavoro. Infatti, e ce lo dimostrano anche gli ultimi dati di Veneto Lavoro, quando un giovane entra nel mondo del lavoro poi riesce a trasformare il proprio contratto, la propria posizione. A questo proposito pensiamo anche di agevolare l’apprendistato sul quale c’è uno scontro che qualcuno vorrebbe ideologico. Io ritengo invece che semplicemente sia uno scontro tra chi vuole favorire imprese che vogliono facilitare i giovani lavoratori e chi invece ritiene che tutto si debba giocare all’interno delle mura scolastiche o delle fabbriche” |
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