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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Giugno 2011 |
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BILANCIO CONSUNTIVO DELL’UNIVERSITÀ DI UDINE
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Udine, 1 giugno 2011 - «L’ottimo risultato finanziario che oggi – mercoledì 25 maggio - viene presentato è merito della capacità manageriale del Rettore, degli organi di governo dell’Università e della comunità universitaria che ha centrato un difficile obiettivo con grande senso di responsabilità – esordisce l’assessore provinciale all’istruzione Elena Lizzi che è anche componente del Cda come rappresentante delle Province del Friuli - . Ottima ed efficace si è rivelata anche l’azione sinergica che enti e istituzioni del territorio hanno intrapreso dimostrando così di credere nel valore dell’Università friulana e nella possibilità di amministrarla con criteri rigorosi e rispondenti agli attuali dettami del mondo universitario internazionale». «Unione d’intenti, capacità amministrativa, coerenza, competenza e coraggio hanno portato alla vittoria del modo friulano di gestire ed amministrare – continua Lizzi -. Una gestione che ha portato l’Ateneo friulano ai primi posti della classifica nazionale per merito. Ed è solo l’inizio poiché la nostra Università è pronta ad affrontare orizzonti internazionali. I risultati del bilancio sono clamorosi e sono la risposta migliore ai pronostici a dir poco sfavorevoli, a chi, insomma, non ci credeva. Se la prossima settimana – aggiunge Lizzi - il Consiglio dei Ministri approverà il decreto che prevede il commissariamento delle università con i conti in rosso, il nostro ateneo sarà tra i pochi in Italia a conoscere il contenuto della parola “equilibrio” e a poter intensificare i percorsi di ricerca scientifica già avviati i cui risultati e prospettive sono stati illustrati oggi. Se dall’analisi della classifica internazionale non risulta alcuna università italiana tra i primi 200 posti, è indubbio che il colpo di reni messo in atto dall’Università di Udine e dal territorio che la difende, è la dimostrazione che le buone pratiche si possono e si devono mettere in campo e che si deve sconfessare e disconoscere l’antico modo di condurre le governance che a Udine avevano portato a un buco di bilancio di quasi 10 milioni di euro. Pur di fronte a risorse calanti, il governo di Ateneo – conclude l’assessore Lizzi - ha saputo raggiungere questo grandissimo risultato e la comunità friulana lo deve sapere e se ne deve vantare. Questo esempio sarà di certo destabilizzante nel panorama italiano». |
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