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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
 
   
  IN VIGORE IL PIANO DI GESTIONE PER IL SITO UESCO "BLETTERBACH"

 
   
  Bolzano, 1 giugno 2011 - Il Piano di gestione per il sito Unesco "Bletterbach" è in vigore da qualche giorno. Il documento indica gli obiettivi e le misure di conservazione degli habitat e delle specie presenti nell´area. Esso può essere preso in visione sul sito www.Provincia.bz.it/natura A partire dal 26 giugno 2009 l’area del Bletterbach è ufficialmente inserita nell’elenco del patrimonio mondiale naturale dell’Unesco, assieme ad altri 8 gruppi montuosi dolomitici delle provincie di Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine, per complessivi 142.000 ettari di territorio. In base alle direttive dell’Unesco, su incarico dell´Ufficio parchi naturali della Provincia, è stato elaborato, come per tutti i siti del Patrimonio mondiale Dolomiti, un Piano di gestione che servirà per garantire l’integrità e l’unicità dell’area. Il piano è stato redatto da Mauro Tomasi dello Studio Associato Pan di Pergine (Tn). Il documento, approvato dalla Giunta provinciale il 2 maggio scorso, partendo dalla situazione attuale del territorio con habitat naturali flora e fauna, indica gli obiettivi e le misure di conservazione sostenibile per il futuro degli habitat e delle specie presenti nell´area. Come sottolinea Artur Kammerer, direttore dell´Ufficio parchi naturali, anche nel caso del "Bletterbach", per favorire l´accettanza dei vincoli di tutela da parte della popolazione locale interessata sono stati organizzati incontri informativi sia ad Aldino che a Bolzano. Dal 18 maggio 2011 le disposizioni sono entrate in vigore. La gola del Bletterbach nel territorio comunale di Aldino-redagno apre una finestra sulla storia geologica della terra. Il sito si colloca nella zona meridionale dell´Alto Adige sulla riva orografica sinistra del fiume Adige. È il territorio di forma allungata in direzione sudovest - est, esteso per 819 ettari lungo la gola del torrente Bletterbach, a partire da circa 250 metri a monte dell’abitato di Olmi fino alla cima del Corno Bianco. L’area del Bletterbach rappresenta sotto il profilo geologico un sito unico nel suo genere non solo a livello locale ma anche a livello europeo. In quest’area l’omonimo rio, a partire dall’era glaciale, ha scavato in profondità la roccia creando una gola lunga parecchi chilometri, con una profondità a volte superiore a 400 metri, facendo affiorare una serie di strati rocciosi straordinariamente conservati che comprendono (dal basso verso l’alto) il Porfido, le Arenarie della Val Gardena, le formazioni a Bellerophon e gli strati del Werfen. Percorrendo la gola è così possibile avere una visione competa dei fenomeni geologici e paleontologici verificatesi tra il Permiano inferiore del Paleozoico (circa 280 milioni di anni fa) e il Triassico medio del Mesozoico (circa 235 milioni di anni fa). Nella parte finale a monte si riscontrano ulteriori due formazioni, risalenti a circa 240 milioni di anni fa: il conglomerato di Richthofen, appena sotto la cima del Corno Bianco, e, sovrapposto ad esso, le chiare bancate della Dolomia del Serla. Ulteriori informazioni www.Provincia.bz.it/natura    
   
 

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