Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
 
   
  SATURNO E LŽIMPONENTE TEMPESTA VORTICOSA

 
   
  Bruxelles, 1 giugno 2011 - Dal dicembre 2010 gli astronomi stanno tenendo dŽocchio una massiccia tempesta che circonda Saturno, il noto pianeta con gli anelli che è dieci volte più grande della Terra. Saturno - dicono gli esperti - ha unŽatmosfera relativamente calma, ma ogni 30 anni circa il pianeta gigante è colpito da agitazioni così profonde da provocare molte turbolenze. I ricercatori dellŽOsservatorio europeo meridionale (Eso) e della Nasa hanno misurato gli effetti della tempesta fino a 600 chilometri (km) nella stratosfera. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science. Gli astronomi hanno usato inizialmente la sonda Cassini della Nasa per rilevare la tempesta cinque mesi fa e poi il Very Large Telescope (Vlt) dellŽEso, basato in Cile, insieme al dispositivo "Composite Infrared Spectrometer" (Cirs) sulla Cassini, per rivelare in dettaglio lo spostamento veloce della tempesta nellŽemisfero settentrionale. I temporali sulla Terra di solito non circondano il nostro pianeta e non superano quasi mai i 20 km. Va notato che anche gli astronomi dilettanti hanno monitorato la tempesta lo scorso dicembre. Questa è la sesta tempesta massiccia individuata dal 1876, ed è la prima ad essere sondata in infrarosso termico per riuscire a vedere le variazioni di temperatura allŽinterno di una tempesta di Saturno, dicono gli astronomi. È anche la prima tempesta mai osservata da un veicolo spaziale in orbita. "Questa perturbazione nellŽemisfero settentrionale di Saturno ha creato una gigantesca, violenta e complessa eruzione di materiale nebuloso luminoso, che si è diffuso a circondare lŽintero pianeta", dice lŽautore principale Leigh Fletcher dellŽUniversità di Oxford nel Regno Unito. "Avere a disposizione sia il Vlt che la Cassini per studiare questa tempesta ci offre una grande occasione per inserire le osservazioni di Cassini in un dato contesto. Studi precedenti di queste tempeste sono soltanto riusciti a utilizzare la luce solare riflessa, ma ora, osservando la luce termica a infrarossi per la prima volta, siamo in grado di rivelare aree nascoste dellŽatmosfera e di misurare i cambiamenti davvero sostanziali della temperature e dei venti associati a questo evento." Il team ipotizza che la tempesta sia nata nel profondo delle nuvole dŽacqua, in cui un fenomeno simile a un temporale ha fatto emergere un enorme pennacchio convettivo. Ovvero, la massa di gas si è alzata e si è spinta attraverso lŽatmosfera superiore solitamente tranquilla di Saturno. Secondo gli astronomi, queste perturbazioni si mischiano con i venti circolanti verso est e ovest, provocando significativi cambiamenti nella temperatura dellŽatmosfera. "Le nostre nuove osservazioni mostrano che la tempesta ha avuto un effetto importante sul clima, trasportando energia e materiali su grandi distanze, modificando i venti atmosferici - creando corsi sinuosi ultraveloci e formando vortici giganti - e squilibrando la lenta evoluzione stagionale di Saturno," dice Glenn Orton del Jet Propulsion Laboratory negli Stati Uniti, un co-autore dello studio. Il dottor Fletcher conclude: "Siamo fortunati ad avere in programma unŽosservazione per lŽinizio nel 2011, che lŽEso ci ha permesso di portare avanti per osservare la tempesta il prima possibile. Un altro colpo di fortuna è stato che lo strumento Cirs della Cassini ha potuto osservare la tempesta allo stesso tempo, così abbiamo potuto confrontare le immagini prodotte dal Vlt con la spettroscopia della Cassini. Stiamo continuando lŽosservazione di questo evento rarissimo." Per maggiori informazioni, visitare: Eso: http://www.Eso.org/public/  Nasa: http://www.Nasa.gov/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
 

<<BACK