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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
 
   
  IRPEF, PUGLIA: AUMENTO DOVUTO AD UNA ERRATA PREVISIONE DEL MINISTERO

 
   
  Bari, 1 giugno 2011 - Di seguito una nota dell’Assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo. “Nel Bilancio di Previsione 2011 abbiamo stanziato risorse sufficienti per coprire il presumibile disavanzo sanitario 2010 e quindi completare l’operazione del Piano di rientro. È noto che nella manovra non abbiamo utilizzato la leva addizionale Irpef. La Puglia, infatti, insieme a Veneto, Toscana e Basilicata è fra le quattro regioni virtuose d’Italia a non aver applicato l’addizionale Irpef. È bene ricordare che dal 2008, ai sensi della Legge 133/2008, non sono più le Regioni a quantificare autonomamente la previsione di gettito della loro Irap e Irpef, ma è il Ministero a comunicare, nel secondo semestre, il dato da inserire in Bilancio. Qualche mese fa ci è stata notificata una lettera da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze con la quale ci veniva comunicato che a consuntivo, rispetto al triennio 2008/2010, la previsione del gettito fatta dal Ministero è stata errata per eccesso. Per cui nel triennio in oggetto, il Ministero ha calcolato 93,6 milioni di euro in più rispetto al reale gettito fiscale della Regione Puglia, con la conseguenza di trovare tutte le coperture nel 2011, anche se lo sbilancio riguarda tre annualità. Il Tavolo Massicci (il tavolo di monitoraggio sull’andamento dei conti sanitari delle Regioni italiane presso il Ministero dell’Economia, ndr) ha preso atto che la Regione Puglia ha coperto con la manovra di previsione il disavanzo per il 2010, tuttavia ha obbligato la stessa a coprire questi ulteriori 93,6 milioni di euro. Purtroppo non abbiamo nessuna possibilità di coprire questa cifra con ulteriori risorse del bilancio autonomo e, quindi, non c’era altra soluzione che azionare la leva dell’addizionale Irpef . Il Ministero ha comunque accolto, dopo una lunga trattativa, la proposta della Regione Puglia di modulare l’addizionale Irpef applicando lo 0,3% per i contribuenti con reddito fino a 28.000,00 euro e lo 0,5% per coloro che hanno reddito sopra i 28.000,00 euro. Siamo riusciti a non farci applicare passivamente lo 0,5% per tutti, così come era prassi consolidata che ci veniva riproposta dal Ministero, ma ad avere una modulazione che potesse alleviare l’impatto per i redditi più bassi. Nonostante questa situazione, che non dipende da noi e che abbiamo subìto con grande contrarietà, oggi la Puglia resta, ripeto nonostante tutto, la Regione, dal Lazio in giù, con il minore carico fiscale. Tuttavia, è bene ricordare che fino ad un reddito di circa 8000,00 euro (no tax area, ndr) nulla sarà dovuto e che, comunque, per i redditi di lavoro dipendente e per i redditi di pensione questo aumento andrà ad incidere da gennaio 2012, per cui le buste paga e le pensioni del 2011 non saranno intaccate da questa novità”.  
   
 

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