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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Giugno 2011 |
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TORNANO NEI PARCHI REGIONALI DELLA LOMBARDIA ORSI, LUPI E LINCI ATTIVATA POLIZZA CHE COPRE I DANNI CAUSATI DA LORO
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Milano, 1 giugno 2011- Insieme all´orso bruno, il lupo e la lince che, grazie ad un programma regionale, sono ricomparsi nei nostri boschi, torna in vigore anche la polizza che copre i danni causati da questi animali. ´Iniziano ad essere tangibili - ha detto l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia Alessandro Colucci - i primi risultati della politica di protezione, tutela e reinserimento portata avanti in questi anni da Regione Lombardia a favore di alcune specie di carnivori. La ricomparsa sul territorio lombardo di queste specie è indice di un buono stato di conservazione degli habitat montani, importante per il mantenimento degli equilibri dell´ecosistema del territorio. Oggi vogliamo rendere questo ripopolamento sempre più compatibile con le attività umane presenti, in particolare con la zootecnia´. Dal 1 maggio, dunque - su iniziativa dagli assessorati all´Agricoltura e ai Sistemi verdi e Paesaggio, nell´ambito delle rispettive competenze in materia di tutela di specie particolarmente protette e gestione della fauna selvatica - è nuovamente attiva la polizza che copre i danni causati da orso, lupo e lince. La copertura assicurativa vuole favorire la massima convivenza e compatibilità con le attività zootecniche, risarcendo i danni a cose e animali provocati da orso, lupo e lince. Quindi, su tutto il territorio regionale, chi subisce danni accertati da questi predatori carnivori, potrà rivolgersi ai Parchi e alle Province e sporgere denuncia con richiesta di rimborso dei danni subiti. ´Con il ritorno dell´orso, del lupo e della lince - ha sottolineato l´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani - inevitabilmente si verificano occasionali episodi di predazione nei confronti degli animali al pascolo. La polizza assicurativa stipulata da Regione Lombardia permetterà di liquidare integralmente i danni causati da questi animali. Se da un lato è fondamentale salvaguardare la presenza degli unici grandi mammiferi predatori autoctoni delle alpi, che stanno ricolonizzando gli spazi naturali più incontaminati e meno disturbati dall´uomo, dall´altro è nostro dovere proteggere l´attività degli allevatori che in montagna realizzano il proprio reddito´. |
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