Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Giugno 2011
 
   
  PIENO ACCORDO SUGLI INTERVENTI PER LA TUTELA DELLA RISORSA IDRICA DEL SERCHIO

 
   
  Firenze, 23 giugno 2011- Pieno accordo tra Regione Toscana, Ministero dell’ambiente, Autorità di Bacino ed enti firmatari dell’“Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche e degli acquiferi della Piana Lucchese di Capannori e Porcari e del Padule di Bientina”, firmato nel 2006, sulle modifiche per avviare gli interventi utili alla tutela della risorsa idrica del Serchio e degli acquiferi della Piana lucchese, di Capannori e Porcari e del Padule del Bientina. Grazie alle opere che saranno oggetto di modifica dell’accordo, sarà realizzata una tubatura che, attingendo l’acqua dal Serchio, la destinerà in modo sicuro e garantito all’uso idropotabile per tutta la piana di Bientina e di Altopascio in sostituzione di quella prelevata dal Campo pozzi del Pollino, che sarà esclusa per otto mesi l’anno dall’attività di emungimento. Il che consentirà di evitare i fenomeni di subsidenza che da tempo stanno provocando dissesti al terreno nell’area di Capannori e Porcari. Il Comune di Lucca, grazie anche all’intervento dell’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, che si è dichiarata disposta ad inserire nel nuovo accordo di programma precise misure di salvaguardia e di garanzia suggerite dall’amministrazione lucchese, ha acconsentito di realizzare il cosiddetto “Tubino” rispondendo così, oltre che alla attese della Regione Toscana, anche a quelle dei Comuni della piana e dell’Ato 2 e a tutti gli altri soggetti interessati, comprese le industrie della zona. “Nell’incontro che si è tenuto oggi presso l’assessorato all’ambiente della Regione Toscana – ha dichiarato l’assessore Anna Rita Bramerini -, grazie anche alla condivisione del Comune di Lucca, espressa dal sindaco Favilla, si è registrata una comunione di intenti che consente finalmente di ripartire, dopo una fase di stallo, con la realizzazione di un progetto strategico come quello della tubazione di derivazione dal Serchio per sostituire i prelievi dalla falda del Bientina per otto mesi l’anno. Questo – prosegue – consentirà di recuperare il livello di falda e progressivamente arrestare il grave fenomeno della subsidenza che interessa un vasto territorio da troppo tempo gravato da evidenti e consistenti situazioni di dissesto. Tutto questo grazie al dialogo e alla collaborazione che le pubbliche amministrazioni hanno dimostrato nel perseguire il benessere sociale ed ambientale e a quello spirito di solidarietà e sussudiarietà che contraddistingue la Toscana”. “Il comune di Lucca – dichiara il sindaco Favilla – aveva fino ad oggi avanzato proposte diverse, che per diminuire i rischi rispetto all’inalveamento in falda delle acque del fiume, suggerivano la riattivazione dei vari canali irrigatori esistenti; oggi, considerato che bisogna uscire dalla fase di stallo che si era creata, il Comune di Lucca si dichiara favorevole ad una soluzione che risponda alle necessità dei vari comuni interessati, degli abitanti dei territori e delle attività produttive esistenti”. Cosa verrà realizzato: Una tubatura che consentirà il prelievo per 8 mesi di 450 lt/sec. Al massimo, e probabilmente 360 lt/sec. ( 240 per uso idropotabile + 120 per usi industriali. Il controllo e la gestione saranno affidati all’Ente competente ma con diretto controllo attribuito ad un collegio di enti tra quelli firmatari dell’accordo di programma, tra i quali il Comune di Lucca. Un impianto di potabilizzazione modulare che permetterà di tarare in modo adeguato le acque derivate dal Fiume Serchio, così da renderle idonee all’uso umano. Le opere di interconnessione tra il nuovo potabilizzatore e l’esistente sistema idrico così da poter alimentare per otto mesi con acqua del Serchio tutte le utenze servite dalle condutture allacciate al Pollino e nei rimanenti quattro mesi alimentarle con acque di falda, tutte comunque rese idonee all’uso idropotabile.  
   
 

<<BACK