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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2011
 
   
  PROFUGHI: IL TRENTINO RIFERISCE ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI

 
   
  Trento, 27 giugno 2011- E´ stato l´aggiornamento sul programma di accoglienza dei profughi africani l´argomento centrale della riunione del 23 giugno della Conferenza delle Regioni e della Province autonome svoltasi nella sede di Via Parigi a Roma. Introdotti dal presidente Vasco Errani, i lavori - ai quali ha preso parte il responsabile della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli - sono subito entrati nel vivo con la relazione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, coordinatore della Commissione speciale di protezione civile che si è insediata ufficialmente . Da qui Dellai ha preso spunto sottolineando la valenza simbolica dell´insediamento di ieri che inaugura di fatto un metodo che coinvolge le diverse componenti del "sistema" della Protezione civile, dallo Stato agli altri livelli istituzionali su base regionale fino alle altre realtà del volontariato. "Per rafforzare questo percorso - ha detto Dellai dopo aver ringraziato il prefetto Gabrielli ed i rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia che hanno coordinato la Commissione fino al mese scorso - è necessario garantire una costante continuità attivando tutti gli strumenti già a disposizione, recuperando ad esempio la Commissione paritetica prevista dalla legge". Dellai ha inoltre riconfermato le parole di apprezzamento espresse per il lavoro svolto da Franco Gabrielli che "sta riposizionando la Protezione civile nell´alveo che le è proprio. Stiamo registrando tutti una certa preoccupazione per il futuro della Protezione civile - ha aggiunto Dellai - ecco perché tutti i livelli istituzionali devono porre la massima attenzione per evitare di perdere questo grande patrimonio, non solo operativo ma anche identitario, del nostro Paese. Personalmente ritengo - ha detto ancora Dellai - che il Parlamento dovrebbe con urgenza abrogare le norme che hanno portato la Protezione civile a occuparsi di grandi eventi e intorno alle quali si sono intrecciate vicende che con la Protezione civile non c´entrano nulla. Nel contempo, però, è ora e tempo di ribadire con forza che, in Italia, la Protezione civile è un insieme straordinario di donne, di uomini, di organizzazioni, professionistiche e volontarie che operano con onestà e generosità nell´interesse del Paese." Giudizio positivo infine per la scelta adottata all´inizio di coinvolgere la Protezione civile per gestire l´emergenza profughi: "Questi primi mesi - ha detto Dellai - lo hanno dimostrato coi fatti, ma rimangono alcune criticità su cui occorre ancora lavorare". Si chiede ad esempio di migliorare il sistema delle comunicazioni relative allo smistamento dei profughi nelle varie regioni. Ad oggi il piano di suddivisione degli arrivi nelle diverse località rispetta sostanzialmente il principio di equa distribuzione concordato dall´accordo firmato a Palazzo Chigi, ma occorre insistere per una forte integrazione fra i diversi livelli istituzionali. Al Ministero dell´interno è diretta invece la richiesta di un maggiore impegno per snellire le procedure di riconoscimento dello status di rifugiato secondo tempistiche che furono adottate ad esempio nel periodo dell´emergenza Kossovo. Altri problemi riguardano infine la "gestione" dei minori, l´anticipazione delle spese da parte delle Regioni, la collaborazione dei Comuni, il passaggio dalla fase di emergenza a quella successiva, che prevede già da adesso il coinvolgimento dei settori più propri delle politiche sociali. E a questo proposito Dellai ha richiamato la necessità di affrontare il tema anche attraverso progetti specifici in grado di impiegare il tempo dei profughi - non possono ad esempio lavorare per i primi sei mesi - disinnescando così potenziali rischi per la tranquillità sociale degli ambienti dove vengono inseriti.  
   
 

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