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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2011
 
   
  CONFERENZA REGIONALE, DE FILIPPO SU GESTIONE ACCOGLIENZA PROFUGHI

 
   
  Potenza, 27 giugno 2011 - Apprezzamento per l´opera svolta dalla protezione civile nella gestione dell´accoglienza ai profughi, ma giudizi negativi su come sia stata impostata la gestione dei centri di accoglienza, con decisioni centralistiche fatte subire ai territori. Questa la posizione espressa dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nel corso dell’incontro avvenuto il 23 giugno presso la Conferenza dei Presidenti delle Regioni in merito all’accoglienza profughi. De Filippo ha sottolineato positivamente la gestione e il rapporto istituzionale con la Protezione civile. “Del Resto - ha detto - avevamo proposto noi Regioni questa soluzione, dimostrando senso di responsabilità, ma anche consapevolezza della necessità di strumenti e capacità di lavoro in emergenza. Questo sta avvenendo e ne va dato atto stamane alla presenza del Prefetto Gabrielli”. Il riferimento del governatore lucano è all´ospitalità diffusa dei rifugiati in diversi paesi della Basilicata, di cui, d´intesa con la protezione civile è soggetto attuatore il dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione Basilicata. “Anche in Basilicata – prosegue De Filippo – l’accoglienza di circa 130 profughi sta avvenendo senza particolari problemi. Tuttavia, una vicenda, quella della trasformazione della tendopoli di Palazzo San Gervasio in C.i.e. (Centro di Identificazione ed Espulsione) ha generato qualche tensione, poiché non si era preparato il terreno con una corretta, preventiva e tempestiva informazione, replicando la pratica errata di quando è stato impiantato nello stesso sito il prim centro di accoglienza, mandando le ruspe di notte e senza informare nè Regione nè Provincia.. Il Ministero dell’Interno avrebbe dovuto usare un metodo di condivisione che avrebbe evitato le strumentalizzazioni avvenute. La delicatezza del tema – conclude De Filippo – richiede massima sensibilità nella qualità dell’accoglienza e nella rappresentazione esterna, che migliora il clima generale di solidarietà, di cui abbiamo fortemente bisogno”.  
   
 

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