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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Dicembre 2006 |
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APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE CONTRO AUSTRIA, GERMANIA E ITALIA
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Bruxelles, 14 dicembre 2006 - La Commissione europea ha deciso di chiudere vari procedimenti d´ infrazione in materia di appalti pubblici. I casi ora risolti riguardavano l´Italia (le procedure di riesame connesse all´ aggiudicazione, e una legge regionale del Friuli-venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori); la Germania (mancato recepimento nel diritto nazionale delle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e aggiudicazione diretta dei servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren); e l´Austria (partenariati pubblico/privato nel settore dello smaltimento dei rifiuti). Italia: procedure di riesame connesse all´aggiudicazione degli appalti pubblici; legge regionale 14/2002 del Friuli Venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori. La Commissione ha deciso di chiudere due procedimenti dopo che l´Italia ha allineato la propria normativa nazionale e regionale sulle norme Ue in materia di appalti pubblici. Il primo caso riguardava le procedure di riesame connesse all´aggiudicazione di appalti pubblici. Successivamente all´avvio di un procedimento di infrazione la normativa italiana è stata modificata per garantire l´osservanza della direttiva "rimedi" sugli appalti pubblici, quale è stata interpretata dalla Corte di giustizia delle Comunità europee. La nuova legge prevede che debba trascorrere un periodo di 30 giorni tra la notifica della decisione di aggiudicazione e la conclusione del contratto, oltre ad introdurre la possibilità di adire gli organismi di ricorso con domanda di provvedimenti urgenti contro la decisione adottata da un´amministrazione aggiudicatrice, indipendentemente da qualsiasi azione precedentemente avviata, come disposto dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. La Commissione ritiene che il sistema italiano di rimedi giurisdizionali sia ora in linea con le regole in materia contenute nella normativa Ue sugli appalti pubblici. Il secondo caso ha riguardato la legge regionale 31/05/2002 n. 14 del Friuli-venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori e relativo regolamento di applicazione. La Commissione ha avviato un procedimento di infrazione contro l´Italia, ritenendo che varie disposizioni della suddetta normativa regionale non fossero conformi alla normativa Ue sull´aggiudicazione degli appalti pubblici. La Commissione ritiene che il nuovo quadro normativo regionale, quale è stato recentemente modificato, garantisca l´osservanza della normativa comunitaria in materia. Germania: recepimento delle direttive in materia di appalti pubblici La Commissione chiuderà tre procedimenti di infrazione in corso contro la Germania, avendo il Governo di tale paese notificato il recepimento delle direttive 2004/17/Ce, 2004/18/Ce e 2005/51/Ce nel diritto nazionale. Secondo quanto consta alla commissione, la Germania intenderebbe ancora recepire i restanti elementi facoltativi delle summenzionate direttive, come i sistemi d´acquisto dinamici. Al contempo la Commissione accoglierebbe positivamente un ulteriore semplificazione della normativa tedesca in materia di appalti pubblici, che attualmente si articola in diversi atti giuridici a livello federale e regionale. Germania: servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren (Müritz), Meclenburgo-pomerania occidentale La Commissione chiuderà un procedimento relativo all´aggiudicazione diretta di servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren (Müritz). Il reclamo riguardava diversi appalti di valore compreso tra i 6 000 e 26 500 euro l´uno. Sulla base della giurisprudenza della Corte di giustizia europea, ricordata nella Comunicazione interpretativa della Commissione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente soggette alla disposizioni delle direttive "appalti pubblici" (cfr. Ip/06/1053), la Commissione ha ritenuto che gli appalti non fossero rilevanti per il mercato interno. In particolare i bassi valori, pari al 10% circa dei valori-soglia per l´applicazione della direttiva 2004/18/Ce, fanno ritenere che gli appalti in questione non presenterebbero interesse per imprese situate in altri Stati membri. Austria: partenariati pubblico/privato nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Nel giugno 2006 la Commissione ha inviato all´Austria due pareri motivati sugli appalti a lungo termine per lo smaltimento dei rifiuti aggiudicati dalle città di Hartberg e Kapfenberg ad imprese miste pubblico/privato con partecipazione pubblica del 51% (cfr. Ip/06/886). Dopo intense trattative entrambi i comuni hanno convenuto con le imprese miste di rescindere i contratti d´appalto in questione, spianando la strada per una nuova procedura di aggiudicazione a livello Ue, caratterizzata da condizioni di concorrenza eque e aperte. La Commissione ha deciso pertanto di chiudere il relativo procedimento di infrazione contro l´Austria. Le più recenti informazioni sui procedimenti di infrazione sono disponibili su sito web http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm . |
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