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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2011
 
   
  SICILIA: DA CORTE CONTI STIMOLO A PROSEGUIRE RISANAMENTO"

 
   
 
Palermo, 4 luglio 2011 - La relazione di parificazione sul rendiconto 2010 della Corte dei conti, pur rilevando le consolidate criticitaŽ della finanza regionale - che giustificano ancor piuŽ le misure di contenimento della spesa proposte dallŽassessorato dellŽEconomia negli ultimi mesi - manifesta apprezzamento per il percorso di risanamento avviato dal Governo regionale realizzando la forte riduzione della spesa corrente nel bilancio 2011 (riportata al livello del 2001), in decisa controtendenza rispetto ai precedenti esercizi, il raggiungimento del significativo obiettivo del rispetto del patto di stabilitaŽ, la definita riorganizzazione delle strutture regionali, lŽinnovativo piano di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa, la forte riduzione, da 34 a 14, delle societaŽ regionali, la contrazione del deficit nella SanitaŽ, noncheŽ il rilancio degli investimenti previsto dal programma del Governo ed inserito nel ddl n. 724, collegato alla finanziaria, allŽesame della Commissione bilancio dellŽArs. Le considerazioni della Corte dei Conti impongono tuttavia, ed in termini improrogabili, di procedere ad una drastica revisione della disciplina dellŽimpiego pubblico regionale, eliminando privilegi non piuŽ difendibili e disfunzioni organizzative che generano costi ormai insostenibili. Su questo occorre procedere con determinazione, nella convinzione che si tratta del percorso obbligato per conseguire lŽobiettivo irrinunciabile del risanamento. Soltanto se la Sicilia recupereraŽ credibilitaŽ amministrativa e finanziaria potraŽ reclamare un federalismo equo e solidale, che, altrimenti, non potraŽ che essere penalizzante con effetti devastanti sulla giaŽ debole economia isolana. Significativo eŽ infine il richiamo operato dalla Corte ad una prospettiva di federalismo fiscale che tenga in adeguata considerazione la Sicilia e le sue prerogative statutarie ed affronti la questione della perequazione infrastrutturale. Come pure quello sulla forte contrazione degli investimenti statali in Sicilia connessa con i tagli operati ai fondi Fas dal Governo nazionale. Su questo punto va ricordato che il Consiglio europeo, nella raccomandazione del 7 giugno scorso sulla valutazione del programma nazionale di riforma e del programma di stabilitaŽ 2011 del nostro Paese, evidenzia le forti disparitaŽ economiche regionali, rimaste sostanzialmente invariate ed il forte gap che il sud deve recuperare. Solo il raggiungimento di tale obiettivo potrebbe contribuire al miglioramento dei risultati economici globali dellŽItalia. Ma va altresiŽ evidenziato che lo stesso documento stigmatizza come lŽagenda delle riforme strutturali approntata dal Governo nazionale non appare sufficientemente ambiziosa per poter rafforzare significativamente il potenziale di crescita del Paese e stimolare la creazione di posti di lavoro nei prossimi anni.
 
   
 

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