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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2011
 
   
  LE DONNE PER LO SVILUPPO DEL SENEGAL A PARMA DUE RAGAZZE DEL VILLAGGIO DI PIRE PER PARTECIPARE A UN TRAINING FORMATIVO. L´INIZIATIVA RIENTRA NEL PROGETTO TERRE E SALUTE CHE MIRA A RAFFORZARE IL TESSUTO SOCIALE DI DUE VILLAGGI DELL´AFRICA ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE.

 
   
 
Parma, 4 luglio 2011- Hanno 17 e 19 anni, aspirano a diventare dottoresse e sognano un Africa dove “si raggiunga la parità tra uomini e donne, perché anche le donne hanno un ruolo importante nella società. Possono e devono lavorare: hanno mente aperta e sanno produrre idee diverse da quelle degli uomini”. Ndèye Bineta Mbaye e Mame Diara Mbaaye sono due ragazze senegalesi arrivate a Parma per frequentare, fino al 7 luglio, un training formativo nell’ambito del progetto “Terre e salute, interventi di prevenzione dell´esodo rurale nei villaggi del Senegal con una mediazione al femminile”. Al termine delle due settimane in città, le due ragazze torneranno nel loro villaggio, a Pire, e questa volta in veste di formatrici, per insegnare alle altre donne ciò che hanno appreso: da come potenziare e gestire le attività di un’associazione a come organizzare progetti generatori di reddito. Pire è un villaggio rurale nel nord del Senegal, caratterizzato da una forte emigrazione maschile verso l’Europa e verso le grandi città africane. Un’emigrazione massiccia che ha spinto le donne a organizzarsi in numerose associazioni, riunite nella “Federazione dei gruppi femminili”: una realtà di stimolo e di coordinamento della piccola imprenditoria femminile. Questa mattina Bineta e Diara sono state accolte in Provincia dall’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani. “Le ragazze sono venute qui a imparare per produrre sviluppo e generare reddito nel loro villaggio, a conferma che sono proprio le donne il motore dell’Africa – ha detto l’assessore Marcella Saccani -. Non a caso le donne africane sono candidate al Nobel per la pace 2011”. La formazione a Parma delle due ragazze rientra, come detto, nel progetto “Terre e salute”, che coinvolge, oltre a Pire, anche un altro villaggio africano, Diol Kadd. L’iniziativa, finanziata dal Fondo europeo e dalla Regione Emilia Romagna, è promossa dalla Comunità senegalese di Parma e provincia, insieme a Cuci (Centro universitario per la Cooperazione Internazionale) Mani, Anpas (Assistenza pubblica Emilia Romagna), con la collaborazione della Provincia. “L’istruzione femminile è il volano per lo sviluppo dell’Africa - ha sottolineato Matilde Marchesini, presidente di Mani -. Per questo continuiamo a sostenere progetti che hanno l’obiettivo di rendere le donne protagoniste: da quelli che puntano sull’agroalimentare, come “Terre e salute” o l’esperienza del microcredito, a quelli che promuovono la scolarizzazione delle bambine”. L’obiettivo di “Terre e salute” è quello di rafforzare il tessuto sociale dei due villaggi, con strategie costruite dal basso, attraverso l’ “empowerment” femminile e la partecipazione dei cittadini. In particolare, intende favorire l’accrescimento del reddito familiare delle comunità, rafforzando il settore agroalimentare e creando occupazione; promuovere il ruolo delle associazioni di donne e del protagonismo femminile; potenziare i servizi sanitari e attivare strategie di prevenzione e tutela della salute; studiare la fattibilità della creazione di una mutua sanitaria finanziata dal reddito agricolo; contribuire a contrastare la povertà, lottando contro l’esodo dalle aree rurali. All’incontro di questa mattina in Provincia erano presenti anche l’antropologa Anna Vittoria Sarli, che collabora al progetto, e i genitori e la cugina di Lara Araldi, la giovane psicologa prematuramente scomparsa, socia di Mani e co-fondatrice del Centro Leuké, che ha dedicato la sua vita agli altri, rivolgendo un’attenzione particolare proprio alle giovani donne in difficoltà nei Paesi del Sud del mondo. “Continuiamo a sostenere questi progetti – ha affermato la mamma di Lara, Celestina – non solo perché era la volontà di nostra figlia ma anche perché ci teniamo molto. Progetti seri, che sono portati avanti con rigore e dedizione”. I progetti a Pire - La Provincia, in partnership con diverse associazioni di Parma, ha sostenuto diversi progetti a Pire, a partire da “Papà portami a scuola, mamma aiutami a restarci”, realizzato con le associazioni Mani e Feeda, che ha permesso a tante bambine africane di frequentare la scuola per un anno. Il progetto finanziava le spese di iscrizione, abbigliamento, libri, materiale scolastico delle migliori allieve del territorio, così da sostenere la scolarizzazione femminile. È stata costituita una piccola biblioteca multimediale nel Centro servizi “Musée de la femme”, un centro a sostegno della promozione del protagonismo delle donne, in cui sono state organizzate azioni di formazione. Inoltre, si è supportato l’empowerment femminile con interventi di sostegno alla produzione del reddito, in particolare l’avvio di micro imprese agricole, attraverso il progetto “Donne di Pire in movimento” co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
 
   
 

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