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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Luglio 2011
 
   
  UE, OGM: LA SCELTA AGLI STATI

 
   
  Bruxelles - A voi la scelta! Martedì 5 luglio i deputati esprimeranno il proprio voto sulla possibilità di far decidere ai paesi membri eventuali divieti o limitazioni della coltivazione di Ogm nel proprio territorio, risoluzione già approvata dalla commissione ambientale in aprile. "La nostra proposta offre agli Stati una solida base legale per decidere", ha spiegato la relatrice francese Corinne Lepage, del gruppo dei liberali e democratici europei. Dopo il voto favorevole in commissione Ambiente, lo scorso aprile, la relatrice francese Corinne Lepage aveva commentato: "si tratta di un chiaro segnale da parte del Parlamento al Consiglio e alla Commissione: il sistema di autorizzazione Ue deve essere mantenuto, ma va riconosciuto che l´impatto agricolo e ambientale, così come quello socio-economico, può giustificare divieti o restrizioni da parte dei singoli Stati". Ora la parola passa ai deputati riuniti in plenaria a Strasburgo. Cosa cambierà? Se il regolamento dovesse diventare legge, significherebbe la possibilità, per gli Stati membri dell´Ue, di bandire o limitare le coltivazioni geneticamente modificate dal loro territorio per motivi agro-ambientali, come la resistenza ai pesticidi, l´invasività di certe colture, la minaccia alla biodiversità. La nuova legge non modificherà la procedura di autorizzazione a livello europeo che resterà appannaggio della Commissione e completerà le decisioni prese dai singoli Stati. I paesi non potranno inoltre vietare gli Ogm per questioni sanitarie (essendo queste parte della procedura di autorizzazione Ue attualmente in vigore). I deputati sono dell´opinione che la proposta darà più libertà agli Stati e garantirà maggiore tutela e salvaguardia contro i divieti agli Ogm lanciati dall´Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc). La proposta non ha, tuttavia, ricevuto l´appoggio della Commissione per la quale il divieto dovrebbe essere giustificato solo da ragioni socio-economiche, etiche e morali. Dopo il voto della plenaria, previsto per martedì, toccherà ai governi esprimersi.  
   
 

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