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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Luglio 2011
 
   
  COZZA DI SCARDOVARI VERSO LA DOP. INDETTA LA PUBBLICA AUDIZIONE. SAREBBE LA TERZA SPECIALITÀ ITTICA ITALIANA A DENOMINAZIONE

 
   
  Venezia - Chi non le conosce non sa cosa perde: parliamo delle gustose cozze di Scardovari allevate, raccolte e stabulate ad arte dai pescatori del Delta del Po, straordinari coltivatori del mare, nella grande laguna deltizia posta tra il Po di Tolle e il Po della Donzella. Gli amatori sanno dove trovarli e i consumatori più attenti possono reperirli nelle pescherie dove questi stupendi molluschi arrivano accompagnati dai documenti d’origine. Ma non sono immediatamente distinguibili da prodotti similari. Presto, però, potrebbero essere individuate a colpo d’occhio grazie alla Denominazione d’Origine Protetta, della quale è stato intrapreso l’iter di riconoscimento. Il Ministero delle Politiche Agricole ha infatti ritenuto accoglibile la richiesta dal sistema economico locale per la protezione del nome “Cozza di Scardovari” come Denominazione d’Origine Protetta. E’ stata pertanto indetta la pubblica audizione, per recepire osservazioni e orientamenti della filiera produttiva interessata al prodotto, prima dell’inoltro della richiesta alla Commissione Europea. L’incontro si svolgerà mercoledì 27 luglio 2011, alle ore 17, nella Sala convegni della Cooperativa Pescatori Delta Padano Scarl, via Roma n. 168 – 45018 Scardovari (Ro). Alla pubblica audizione invitati la Provincia di Rovigo, la Camera di Commercio polesana, il Comune di Porto Tolle, Veneto Agricoltura, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie sezione di Rovigo, le Organizzazioni Professionali Agricole, le Associazioni Agricole e Cooperative, la Federazioni dei Commercianti, gli operatori del settore e la Capitaneria di Porto di Chioggia. “Per il Veneto sarebbe la prima denominazione registrata nel settore ittico – sottolinea l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato – la terza in Italia tra le specie acquatiche, ma la prima Dop per un mollusco. Sarebbe un giusto motivo di orgoglio e di merito per gli allevatori di cozze del nostro Delta, con la possibilità di aprire la strada alla migliore valorizzazione di un prodotto veramente eccellente che arricchisce l’offerta enogastronomica regionale. Io li chiamo ‘peoci’, alla veneta, e non mi dispiacerebbe che anche la Dop riconoscesse questo nome che identifica il mollusco in tutto l’Adriatico settentrionale e orientale”. Il disciplinare di produzione è visionabile presso l’Unità di Progetto Tutela Produzioni Agroalimentari – Mestre (Ve) Via Torino, 110 (Tel. 0412795763), e nel sito internet della Regione del Veneto http://www.Regione.veneto.it/economia/agricoltura+e+foreste/
cozza+scardovari+dop
 Nel settore ittico, le “Cozze di Scardovari” Dop ai aggiungerebbero in Italia alla Dop “Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino” (Piemonte) e all’Igp “Acciughe sotto sale del Mar Ligure” (Liguria).
 
   
 

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