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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Luglio 2011 |
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POVERTA´: ROMA CAPITALE ATTENTA ALLE NUOVE EMERGENZE SOCIALI
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Roma, 12 luglio 2011 - «In merito al rapporto presentato quest’oggi dalla Caritas emergono alcune criticità come quella dei padri separati, divenuta ormai una nuova emergenza sociale, per la quale Roma Capitale ha già da tempo attivato azioni concrete». Così in un nota, l’ 8 luglio, l’assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Sveva Belviso. «Dal 2009 infatti – continua Belviso - sul territorio capitolino è attiva una struttura residenziale dedicata ai papà separati, primo caso in Italia, per i quali l’amministrazione capitolina mette a disposizione venti bilocali, indipendenti e accessoriati di tutto. Grazie all’ausilio degli operatori sociali presenti e ai progetti individuali dedicati, i padri possano intraprendere un percorso di ricostruzione personale che li porti in breve tempo, 12 mesi prorogabili di altri 12 per i casi più complessi, ad una nuova autonomia. La “Casa dei Papà” nasce con la volontà sia di dare un soccorso immediato ai padri caduti in disgrazia, sia di mantenere inalterato i rapporti con i figli, ai quali viene data la possibilità di trascorre ogni momento della giornata in compagnia dei propri cari». «Dall’inizio dell’attività la casa ha accolto 35 papà, 15 dei quali hanno già lasciato la struttura, recuperando la loro autonomia economica e psicologica e reinserendosi attivamente nella società. Roma Capitale inoltre è in procinto di ampliare la struttura offrendo ai padri in difficoltà altri 10 appartamenti. Tra le nuove progettualità dell’amministrazione – conclude Belviso – c’è la modifica della delibera 163/98 del Consiglio comunale, contenuta nel programma operativo del nuovo Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale, che prevede l’equiparazione di un padre separato non affidatario, che ha subito una sentenza di abbandono del la casa coniugale, a una sentenza di sfratto. Tale modifica consentirà, di fatto, ai papà separati di poter accedere alle liste per l’assegnazione di una casa popolare e di beneficiare di un contributo economico mensile. Queste iniziative sono solo alcune tra le azioni messe in campo dall’amministrazione per rispondere concretamente alle nuove povertà emergenti». |
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