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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Luglio 2011
 
   
  ANGUILLA: DESTINAZIONE TOP PER I VIAGGI DI NOZZE E CAPITALE GASTRONOMICA NEI CARAIBI

 
   
  Anguilla è stata nominata tra le 20 destinazioni top per la Luna di miele dalla illustre rivista Brides. L´annuncio è stato dato durante la Settimana dei Caraibi, tenutasi a New York in questi giorni. Delle 20 destinazioni romantiche scelte,10 sono isole dei Caraibi. Anguilla è tra le mete preferite per viaggi di nozze grazie al suo mare turchese e cristallino al suo rispetto totale della privacy, alla cucina squisita, alle ultra-lussuose sistemazioni e al calore e la cordialità della sua gente. La rivista Brides è un´autorità nel campo dei viaggi di nozze, partner di Signature Travel Network che conta oltre 6.000 agenzie specializzate nell’ individuazione delle mete ideali per la luna di miele in tutto il mondo. Queste destinazioni sono stati descritte dalla rivista Brides nel numero speciale "Best Honeymoons". Giugno rappresenta l’inizio della stagione dei matrimoni ed è stato quindi il momento perfetto per l’uscita di un numero speciale che descrivesse le 20 destinazioni Top per la luna di miele. Anguilla, grazie a questo riconoscimento, sarà ancora di più considerata l’isola perfetta per i viaggi di nozze. L’ufficio del turismo, che considera questa fetta di mercato tra le più importanti, conta molto sulle prenotazioni dei prossimi mesi di coppie che vorranno trascorre la loro luna di miele sulle meravigliose spiagge bianche e deserte di Anguilla. Ad Anguilla grande cucina, grandi premi In quella che passerà alla storia come una serata ricca di suspense e successi, il Taste of the Caribbean 2011, il 26 giugno all’ Hyatt Regency Hotel di Miami ha assegnato i premi per la grande cucina dei Caraibi. Dieci squadre in cerca di gloria, in competizione tra loro hanno dovuto aspettare la fine della serata per conoscere il proprio piazzamento. Numerose le categorie, per ognuna delle quali erano previste medaglie d’oro, argento e bronzo: tra le più importanti quella di miglior Barista dell’anno, miglior Pasticcere, miglior Junior Chef, miglior Chef e migliore Staff, oltre ai premi specifici per tipologie di piatti. La serata è iniziata nel segno di Anguilla, con la cerimonia ufficiale per l’ingresso di Glendon Carty nella Caribbean Chef of the Year Hall of Fame, l’olimpo dei grandi chef caraibici. Capo degli chef al Ripples Restaurant e chef al Cap Juluca, Carty era già stato insignito del premio di miglior chef nel 2009, il che lo rende il più recente vincitore di un premio individuale ad essere inserito in questa prestigiosa élite. Tra gli onori legati al riconoscimento, farà parte della giuria per i prossimi Taste of the Caribbean. Inutile dire che tutta Anguilla è in festa con Glendon e il suo staff. Ma la serata di gloria per l’isola era appena cominciata. Nell’ordine, sono arrivate la medaglia d’argento a Jordel Gumbs e 2 medaglie d’ oro a Jordel Gumbs per la cucina a base di pesce. Nelle altre categorie, poi, Darren Connor ha vinto l’argento per i suoi piatti a base di manzo, mentre Taffy Hodge ha conquistato il primo posto come miglior barista; l’oro a Justin Hughes per la cucina caraibica e l’argento di squadra hanno coronato il trionfo per l’isola di Anguilla. Il pranzo organizzato per l’occasione ha consentito a tutti i partecipanti di assaggiare il delizioso menu dello staff di Anguilla, con il dessert Peanut Butter Surprise, preparato da Shirmel Gumbs, che ha fatto la parte del leone. Altre medaglie sono state vinte dalle isole di Trinidad & Tobago, Isole Vergini britanniche , St. Lucia, Curaçao, Isole Vergini Americane e Portorico La competizione ha riscosso un grande successo, anche per le iniziative collaterali di grande interesse, non sono infatti mancati i seminari e gli workshop di settore, degustazioni e le dimostrazioni e lezioni di gastronomia, tutti eventi dedicati alla crescita personale e professionale dei partecipanti. Fiera dell’ enorme successo riscosso in questa edizione, Anguilla si prepara con entusiasmo al Taste of the Caribbean 2012, che si terrà ancora a Miami dal 20 al 26 giugno 2012. Anguilla, mangiare sulla sabbia. Otto ristoranti da amare Di Klara Glowczewska - «Conde Nast Traveller», Luglio 2011 «Non si preoccupi, arriverà», mi rassicura una coppia adagiata sulla spiaggia di Rendezvous Bay, «quando? dipende da come è andata la festa della sera prima». Stanno parlando di Garvey, il proprietario/chef/barman con le treccine dell’opportunamente battezzato Sunshine Shack, un bar-ristorante (benché il termine sia forse eccessivo) in mezzo alla sabbia, a una decina di metri dal surf che ne annuncia l’apertura giornaliera alle 10.30. È quasi l’una, tutto sommato, ma non sono preoccupata; aspettare non pesa più di tanto su Rendezvous Bay, una distesa di sabbia e un mare turchese. Ed ecco che, a pochi minuti dalle 13, Garvey si palesa, passeggiando tranquillamente sulla spiaggia con un secchiello appoggiato sulla testa. «Non temere, tesoro, ho qui il tuo pranzo». Ho trascorso ormai una settimana ad Anguilla, all’insegna del déjeuner sur sable – praticamente ogni singolo pasto consumato direttamente sulla sabbia, o lì a pochi passi. Una vita passata dal telo mare alla tavola e ritorno. Ogni boccone, che fosse un sandwich all’aragosta, costine di maiale grigliate al miele o crema di zucca al mais (si mangia alta cucina caraibica, ad Anguilla), è amplificato non solo dal punch al rum, ma anche dai panorami, dai suoni e dai profumi del mare, oltre che dal fatto che indosso solamente un costume da bagno. Il mio iPhone? Ahimè, lo schermo non si vede bene sotto il sole… E il segnale? Non un granché, ci sentiamo alla fine di questa settimana… Lo sforzo più gravoso della giornata, su quest’isola lunga 25 km con una costellazione di 33 spiagge, è decidere in quale spiaggia – e in quale ristorante – cenare. Questa la successione: lo Smokey’s al Cove (cibo squisito tipicamente isolano e un rum punch da urlo); il Madeariman Reef (un locale ampio e informale a Shoal Bay, la spiaggia più popolosa di Anguilla); il Jacala, a Meads Bay (piccolo e sofisticato); il Palm-grove, in stile-Robinson Crusoe, nella remota Savannah Bay (costine eccellenti e le migliori Johnny Cake dell’isola, ma ordinate almeno un’ora prima di quando volete mangiare); il Beach grill presso la Cuisinart Resort (deliziosi prodotti coltivati in casa, in serre idroponiche); il Blue, nel Cap Luluca a Maundays Bay (può essere che qui l’acqua sia ancora più blu, e la sabbia ancora più bianca?); la Trattoria Tramonto a Shoal Bay West (un tocco di Italia nei Caraibi). E poi c’è il Sunshine Shack. Ci sono passata davanti quasi ogni mattina senza praticamente notarlo, durante il mio jogging sulla spiaggia. Si può definire a tutti gli effetti minimalista: una struttura in legno con una mano di bianco e allegramente dipinta, un minuscolo bar, una grglia (la «cucina» di Garvey), e tre o quattro tavoli piantati nella sabbia e coperti da ombrelloni. Ogni volta che ci passavo era inesorabilmente chiuso: Garvey stava probabilmente riprendendosi dalle baldorie della sera prima, come avrei poi capito. O forse stava pescando il pesce del giorno. Il menu è altrettanto minimalista: costine o pollo alla griglia con insalata e una Johnny Cake. Puoi anche trovare del pesce, ma devi chiederlo a Gravey con un giorno di anticipo. Ed è quello che ho fatto io. Per avere maggiori informazioni:Anguilla Tourist Board tel 02 8953 4108 fax 02 45503617 e-mail: anguilla@depaoliasssociati.Com  - www.Anguillacaraibi.com/    
   
 

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