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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Luglio 2011
 
   
  FVG: 4500 CONTRATTI GRAZIE A PROFESSIONISTI IN FAMIGLIA

 
   
  Udine, 6 luglio 2011 - Sono stati presentati il 5 luglio a Udine, nel corso di un convegno a Palazzo d´Aronco, i risultati del progetto "Professionisti in famiglia", sperimentazione finanziata dalla Regione e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri che "ha avuto - ha rilevato l´assessore a Lavoro e Pari Opportunità del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi - l´obiettivo di favorire la legalità e la qualità dell´assistenza prestata a domicilio da una forza lavoro prevalentemente femminile". Sono stati 4.524 i contratti stipulati (di cui 1.679 nel 2009, 2.256 nel corso del 2010 e 589 nel corso del primo trimestre 2011) rispetto ad un obiettivo iniziale di 3 mila e, nello stesso periodo, allo scopo di favorire la cultura della sicurezza e della legalità tra famiglie ed assistenti familiari, sono state sottoscritte 3.281 linee etiche. Nel database del sistema informatico dedicato al progetto sono state inserire le domande di 4.145 famiglie e 7.616 candidature di assistenti famigliari da incrociare di volta in volta; infine sono stati erogati 898 incentivi di mille euro cadauno alle famiglie, allo scopo di favorire la regolarità contrattuale nei rapporti di lavoro. "I´iniziativa ha centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati - ha dichiarato con soddisfazione Brandi - dall´emersione del lavoro sommerso alla promozione del ricorso ed ai voucher, dal miglioramento della professionalità delle assistenti alla valorizzazione dei Centri per l´impiego come luoghi istituzionali di incontro tra la domanda espressa delle famiglie e l´offerta di lavoro". "Se i dati quantitativi danno un´idea dell´attenzione ricevuta dal progetto, non meno importanti sono i risultati sociali e culturali raggiunti", ha osservato l´assessore, sottolineando il ruolo degli sportelli nei confronti di assistenti e famiglie, l´importanza della contrattualizzazione nel riconoscimento della professionalità degli assistenti, la validità di un servizio servito anche a tamponare le situazioni d´emergenza, l´incremento dell´utilizzo dei voucher e la tranquillità con cui le famiglie ricorrono ormai a questo strumento. Ampia e importante è stata l´azione di partenariato che, oltre alla Regione, ha coinvolto le quattro Province, i sindacati di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, le Acli e le Caritas provinciali; una rete che, nel corso del progetto, si è progressivamente estesa ad altre istituzioni, tra cui Comuni, Ambiti, Aziende sanitarie, Inps e Inail. Dal punto di vista territoriale, oggi sono ormai 14 gli sportelli attivi: due in provincia di Gorizia (nel Cpi del capoluogo ed a Monfalcone), 3 in quella di Pordenone (Cpi di Pordenone, Maniago e San Vito al Tagliamento,) 6 nella provincia di Udine, (Cpi di Udine, Tolmezzo, Latisana, Cividale, Cervignano e Codroipo) e 3 nella provincia di Trieste (oltre al Cpi di Trieste, due sportelli ospitati dal Comune di Muggia e da quello di Duino Aurisina). "Facendo emergere una professione praticamente invisibile, l´iniziativa ha contribuito alla moltiplicazione dei voucher per il lavoro occasionale venduti tra il 2009 ed il 2010, crescita che prosegue anche nell´anno in corso", ha notato Brandi, osservando che, dopo la campagna informativa portata avanti assieme all´Inps, il Friuli Venezia Giulia è stabilmente al primo posto in Italia nel rapporto tra voucher venduti per ogni mille abitanti. "Nella nostra regione - ha ricordato l´assessore - nel 2009 sono stati venduti 241.033 voucher, mentre nel 2010 il loro numero si è attestato su 695.191, con una variazione percentuale del 188,4 per cento". Nel corso del primo trimestre 2011 i voucher venduti sono stati 197.723, con un incremento rispetto al primo trimestre 2010 del 101 per cento, pari a 99.296 in tutto. La media mensile dei voucher nel 2009 era di 20.086 unità, mentre nel 2010 è passata a 57.933, raggiungendo nel 2011 la quota di 65.911 voucher . Quanto al progetto "Professionisti in famiglia", anche secondo il sindaco di Udine, Furio Honsell, si è trattato a tutti gli effetti di un´esperienza positiva e virtuosa. Lo stesso primo cittadino del capoluogo friulano ha evidenziato l´importanza del lavoro svolto dagli assistenti familiari e ringraziato la Regione per l´impegno con cui ha portato avanti il progetto. "Un´esperienza che oggi costituisce un patrimonio da non disperdere - ha confermato Brandi - e faremo il possibile, assieme alle Province, per consolidarla attraverso il prossimo passaggio al progetto Si.con.te". Il progetto, della durata di 12 mesi, prevede un finanziamento di 600mila euro del Fondo sociale europeo per l´attivazione degli sportelli di conciliazione intesi come potenziamento ed ampliamento delle funzioni degli sportelli assistenti famigliari. Inoltre è previsto un finanziamento del dipartimento delle Pari opportunità di 769.786 euro per favorire l´emersione di situazione di irregolarità nei rapporti di lavoro. "Nel corso dell´anno realizzeremo altre due iniziative, di cui la prima che sarà finanziata con 400.000 euro, riguarda l´attivazione di un programma di formazione in favore delle assistenti famigliari che operano sul territorio regionale, mentre la seconda ha lo scopo di regolare e rendere legale e più trasparente il mercato del lavoro dell´assistenza familiare con l´istituzione di un registro pubblico regionale degli assistenti familiari. "Quello dell´assistenza familiare e, più in generale, la domanda di servizi per la conciliazione - ha concluso l´assessore - costituisce infatti un segmento significativo e in espansione del mercato del lavoro regionale che necessita delle medesime strategie messe in atto in altri settori per contrastare il lavoro sommerso e avviare processi di formazione e informazione anche per quanto riguarda i diritti e doveri connessi al contratto di riferimento, un passaggio che ci consentirà di poter dire di aver effettivamente trasformato la badante in professionista in famiglia".  
   
 

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