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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Luglio 2011
 
   
  ALLUVIONE IN VENETO. PREVENZIONE DEL RISCHIO. ZAIA: DELIBERA PER PRIME CASSE DI ESPANSIONE

 
   
 
Venezia, 6 luglio 2011 - Possono partire i primi interventi finalizzati alla realizzazione di bacini di laminazione per mitigare il rischio idraulico nel Veneto. La Giunta regionale, su iniziativa dello stesso presidente Luca Zaia, ha approvato l’elenco delle iniziative in questione, la cui realizzazione permetterà di trattenere a monte quasi 29 milioni di metri cubi d’acqua, stralcio del grande piano d’interventi strategici da 2,7 miliardi di euro. “Avevo più volte anticipato che stavamo lavorando su questa partita essenziale – ha fatto presente Zaia – e la delibera quadro mette ora nero su bianco. Ricordo che anche questa iniziativa è frutto dell’attività della squadra che opera per superare l’emergenza alluvione, i cui componenti lavorano tutti gratuitamente”. Nello specifico, la delibera odierna si riferisce ai principali interventi, inseriti con priorità nel Piano generale, necessari per dare una prima mitigazione del rischio idraulico nella maggior parte dei territori interessati dalla recente alluvione. Si tratta: dell’area del Veronese (Monteforte d’Alpone, Soave, San Bonifacio, ecc.) ricadenti nel bacino del fiume Adige; della città di Vicenza e del territorio vicentino ricadenti nel bacino del fiume Bacchiglione; della città di Padova e dei territori nel bacino del Bacchiglione tra Vicenza e Padova; della “bassa padovana” ricadente nel bacino del fiume Bacchiglione; dell’“alta padovana” ricadente nel bacino del fiume Brenta. Gli interventi proposti presentano peraltro diversi livelli di progettazione delle opere da realizzare. L’avvio dei necessari lavori sarà dunque possibile non appena completato l’iter approvativo degli stessi. Per gli interventi che sono ancora allo “Studio di fattibilità” sarà avviata con la massima urgenza la progettazione preliminare e quindi quella definitiva. Questa prima fase consentirà altresì di definire in maniera dettagliata i costi necessari per la realizzazione dei singoli interventi. Per la realizzazione di un invaso da 3,3 milioni di metri cubi di capacità sul torrente Timonchio, in Comune di Caldogno, I° e Ii° stralcio, vengono invece già assegnati 25 milioni di euro. Altri 25.228.654 euro sono stati assegnati per la realizzazione di un’opera d’invaso da 3,5 milioni di metri cubi sul fiume Agno – Guà, nei Comuni di Trissino ed Arzignano. Questi i primi interventi di mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di bacini di laminazione. Intervento Comuni di localizzazione Volume invaso m3 Livello di progettazione disponibile Finalità e descrizione dell’intervento. Realizzazione di un’opera d’invaso sul torrente Timonchio Caldogno (Vi) 3.300.000 Progetto preliminare generale e definitivo del 1° stralcio in corso L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dell’area metropolitana di Vicenza interessata dalle piene del torrente Timonchio, affluente del fiume Bacchiglione. Consiste nella realizzazione delle arginature perimetrali e dei manufatti di regolazione delle acque in ingresso e in uscita. Realizzazione di un’opera d’invaso sul fiume Agno - Guà - 1° stralcio Trissino e Arzignano (Vi) 3.500.000 Progetto definitivo L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni della “Bassa padovana”, bacino del fiume Bacchiglione, interessati dalle piene dell’Agno Guà, affluente del fiume Gorzone. L’intervento consiste nell’asporto e la commercializzazione del materiale di scavo, nella realizzazione di due bacini di laminazione in linea, nonché dei relativi manufatti di regolazione. Si tratta del primo stralcio di un progetto complessivo che prevede un invaso totale di 5 milioni di m3. Estensione dell’opera di invaso di Montebello a servizio del torrente Chiampo. Progetto di ampliamento del bacino esistente Montebello (Vi) 2.000.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei territori del veronese ricadenti nel bacino del fiume Adige. L’intervento prevede di ampliare la capacità di invaso dell’attuale bacino di laminazione di Montebello mediante l’abbassamento del piano campagna, l’adeguamento delle strutture arginali e il risezionamento del torrente Chiampo al fine di agevolare lo scarico a gravità del bacino. Destinazione del bacino di San Lorenzo quale area di espansione del torrente Tramigna S. Bonifacio (Vr) 700.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei territori del veronese ricadenti nel bacino del fiume Adige interessati dalle piene del torrente Tramigna. Consiste nel completamento delle opere di arginatura e di regolazione in parte realizzate dal Genio Civile di Verona durante gli eventi alluvionali dell’autunno 2010. Destinazione del bacino di San Vito compreso fra il torrente Aldegà e Chiampo ad area di naturale espansione dell’Aldegà S. Bonifacio e Monteforte d’Alpone (Vr) 900.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei territori del veronese ricadenti nel bacino del fiume Adige interessati dalle piene del torrente Aldegà. Si tratta di adeguare un’area naturalmente depressa compresa tra i torrenti Aldegà e Chiampo mediante la realizzazione di arginature e relativi manufatti di regolazione. Realizzazione di un´opera di invaso sul torrente Astico Sandrigo e Breganze (Vi) 10.000.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico della città di Padova e dei territori del Bacino del Bacchiglione tra Vicenza e Padova interessati dalle piene del torrente Astico - Tesina. Si prevede di trasformare un sistema di cave esaurite in un bacino di laminazione mediante ampliamento, sistemazione generale dell’area e costruzione di adeguati manufatti di regolazione. Realizzazione di un´opera di invaso sul torrente Tesina in località Marola Torri di Quartesolo (Vi) 2.000.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico della città di Padova e dei territori del Bacino del Bacchiglione tra Vicenza e Padova interessati dalle piene del torrente Tesina. Consiste nella sistemazione di un’area depressa e nella realizzazione di arginature e manufatti di regolazione. Realizzazione di un’opera d’invaso sul torrente Lastego - Muson Riese Pio X e Fonte (Tv) 1.000.000 Progetto preliminare L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni dell’”Alta padovana”, bacino del fiume Brenta, interessati dalle piene del Lastego-musone, in località Spineda. Consiste nell’escavazione del bacino di laminazione, nella realizzazione delle arginature perimetrali e dei manufatti di regolazione a monte della confluenza del torrente Muson con il torrente Lastego. Realizzazione di un’opera di invaso sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz del Comune di Vicenza. Vicenza 1.000.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico della città di Vicenza. Consiste nella realizzazione di un bacino di laminazione delle acque del fiume Bacchiglione tramite la costruzione di due arginature, parallele rispettivamente a Viale Pasubio e Viale Autostrade, fino all’intersezione con Viale Diaz, al fine di ridurre le problematiche connesse alle ridotte dimensioni del ponte su Viale Diaz. Realizzazione di un’opera d’invaso (cosiddetta “Anconetta”) sul fiume Agno-guà-s.caterina tra i Comuni di S.urbano e Vighizzolo d’Este Sant’urbano e Vighizzolo d´Este (Pd) 2.000.000 Studio di fattibilità L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei territori della bassa padovana. Consiste nella realizzazione di opere di presa e di scarico su un’area già indicata come cassa di espansione. Adeguamento dell´area ad uso civico "Valli Mocenighe" a bacino di invaso per le acque basse di bonifica sottese dall´idrovora Vampadore e dall´idrovora Cavariega in Comune di Megliadino S.vitale (Pd). Megliadino San Vitale (Pd) 2.500.000 Studio di fattibilità L’intervento consiste nella realizzazione di un bacino di laminazione di soccorso, da utilizzare qualora gli impianti idrovori presenti nell’area non possano essere utilizzati a causa di livelli idrometrici troppo sostenuti. È prevista la realizzazione di un sistema di arginature perimetrali e di manufatti regolatori in corrispondenza di un’area di proprietà comunale naturalmente depressa. Volume Totale Di Invaso In Mc 28.900.000
 
   
 

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