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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Luglio 2011
 
   
  L´ASSISTENZA SANITARIA SENTE IL PESO DELLE FRATTURE CAUSATE DALL´OSTEOPOROSI

 
   
  Bruxelles, 7 luglio 2011- L´anno scorso sono emerse circa 2,5 milioni di nuove fratture da osteoporosi in Germania, Spagna, Francia, Italia, Svezia e Regno Unito, è quanto rivela l´ultima relazione della Fondazione internazionale dell´osteoporosi (Iof), redatta in collaborazione con la Federazione europea delle associazioni di industrie farmaceutiche (Efpia). La relazione fornisce importanti informazioni su come il fardello di questo disturbo fisico nel continente sia stato seriamente sottovalutato. Presentata sulla rivista Archives of Osteoporosis, la relazione "Osteoporosis: Burden, healthcare provision and opportunities in the European Union" studia due componenti chiave dell´osteoporosi e delle fratture da osteoporosi in Europa: l´epidemiologia e l´economia sanitaria. La relazione mostra come i 2,5 milioni di casi riportati equivalgono a 280 fratture l´ora. Fa inoltre notare come 80 morti al giorno sono attribuibili a fratture da osteoporosi. Da una prospettiva globale - dicono gli esperti - 1 uomo su 5 e 1 donna su 3 sopra i 50 anni di età avrà una frattura da osteoporosi. La maggior parte dei pazienti devono affrontare forti dolori e sofferenze nonché disabilità e persino morte. Di conseguenza, l´osteoporosi rappresenta un enorme fardello sia per la società che per gli individui. John Kanis, presidente dell´Iof, dice: "Questo fondamentale rapporto espone una serie di importanti questioni e sfide riguardanti la fornitura di assistenza sanitaria per le fratture da osteoporosi. Quello che colpisce in particolare è come il fardello economico delle fratture sia aumentato in appena dieci anni. Nel 2000 il peso economico delle fratture per l´Unione Europea di allora era stimato in 36 miliardi Eur. La stima attuale di 30,7 miliardi di euro per appena 6 paesi riflette per lo più l´aumento del numero di fratture dovuto all´invecchiamento della popolazione europea." Il rapporto rivela che le fratture hanno contribuito a circa 34.000 morti nel 2010, di cui il 49% dei casi era dovuto alla frattura femore. Calcolato in termini di Qaly (quality-adjusted life years), il fardello sanitario totale delle fratture da osteoporosi è stato stimato in circa 850.000 Qaly. Il costo di 30,7 miliardi di euro per l´assistenza sanitaria rappresentava il 3,5% della spesa totale nel campo sanitario nei 6 paesi. La prevenzione farmacologica è stata inclusa nel costo. La gestione acuta della frattura copriva la maggior parte dei costi totali, mentre la prevenzione farmacologica e il trattamento rappresentavano appena il 4,7% dei costi. Solo un piccolo numero di persone riceve il trattamento per la prevenzione delle fratture. Secondo gli esperti il numero di fratture salterà del 29% fino a 3,2 milioni nel 2025 e si stima che i costi per l´assistenza sanitaria saliranno a 38,5 miliardi di euro. Inoltre, ritengono che implementare migliori linee guida cliniche potrebbe contribuire a chiudere questa "lacuna di cure", ridurre i costi e risparmiare quasi 700.000 fratture. Il rapporto mostra come il costo di curare le fratture nei sei paesi supera i costi relativi a ictus, morbo di Parkinson, sclerosi multipla ed emicrania. Commentando i dati, Richard Bergström, direttore dell´Efpia, dice: "In Europa il numero di anziani è destinato ad aumentare sensibilmente, si stima infatti che le persone godranno di un´aspettativa di vita più lunga che mai. Sappiamo anche che l´incidenza di fratture aumenta progressivamente con l´età e di conseguenza possiamo aspettarci che l´impatto sociale ed economico delle fratture aumenterà significativamente a meno che non ci attiviamo. Fortunatamente abbiamo una moltitudine di efficaci opzioni di diagnostica e cura a nostra disposizione - è ora di impiegare appieno questi progressi." Per maggiori informazioni, visitare: Fondazione internazionale dell´osteoporosi (Iof): http://www.Iofbonehealth.org/  Federazione europea delle associazioni di industrie farmaceutiche (Efpia) http://www.Efpia.org/content/default.asp?    
   
 

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