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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
 
   
  I DEPUTATI EUEOPEI CHIEDONO UNA RISOLUZIONE ONU CONTRO LA SIRIA E UN CORRIDOIO UMANITARIO ALLE SUE FRONTIERE

 
   
  Strasburgo, 11 luglio 2011 - Colpiti dalla "crescente brutalità" della repressione che Al-assad esercita in Siria, i deputati hanno sollecitato una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell´Onu per unirsi alla condanna dell´Ue contro la violenza e l´impunità del regime e per chiedere la creazione di un corridoio umanitario per i rifugiati. Gli Stati membri dovrebbero inoltre mettere a disposizione dei leader dell´opposizione parte dei beni libici congelati per gli aiuti urgenti. In una risoluzione comune adottata giovedì, i gruppi politici del Parlamento hanno analizzato gli ultimi sviluppi nel mondo arabo, con particolare attenzione ai conflitti in Siria, Libia, Yemen e Bahrain. Durante il dibattito con l´Alto Rappresentante Ashton di mercoledì, tutti i gruppi hanno condannato la violenza del regime siriano. I gruppi Alde e Verdi/ale hanno inoltre criticato il Brasile, la Russia e la Cina per aver bloccato una risoluzione dell´Onu di condanna contro la Siria. Il gruppo Gue/ngl ha annunciato che non avrebbe sostenuto la risoluzione in quanto i propri membri sono convinti che il mandato delle Nazioni Unite per proteggere i libici sia stato superato da un eccesso di intervento militare. Siria: necessità di un corridoio umanitario - Oltre alla richiesta per una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell´Onu volta a condannare la situazione in Siria, i deputati sollecitano le altre istituzioni dell´Ue a fornire aiuto per la creazione di un corridoio umanitario a livello di Nazioni Unite alle frontiere turche e libanesi con la Siria. Secondo stime della Mezzaluna Rossa, infatti, circa 12.000 siriani hanno attraversato il confine turco-siriano e altri 17.000 sono in procinto di farlo. I deputati, infine, esortano le autorità siriane a indagare approfonditamente sui presunti casi di arresti e torture su minori e consentire alla stampa internazionale l´accesso al Paese, per verificare tutte le asserzioni secondo cui "bande armate di estremisti" sparano per primi contro le forze di sicurezza, ovvero la giustificazione addotta dal regime per motivare l´inaccettabile bagno di sangue in corso. Libia: utilizzare i beni congelati per aiuti d´urgenza - I deputati hanno espresso la loro preoccupazione per la scarsità di cibo, la mancanza di assistenza medica e la mancanza di flussi di cassa cui deve far fronte la popolazione libica. Chiedono, quindi, agli Stati membri di mettere a disposizione del Consiglio nazionale di transizione parte dei beni libici congelati. La risoluzione ribadisce "l´impegno della comunità internazionale di proteggere la popolazione civile in Libia, anche intensificando la pressione esercitata sul regime libico" e invita il Consiglio a tenere conto del recente mandato d´arresto della Corte penale internazionale nei confronti del Colonnello Gheddafi.  
   
 

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