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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
 
   
  MANOVRA; SANITA´, PER PRESIDENTE UMBRIA MARINI I TAGLI METTONO IN GINOCCHIO IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

 
   
  Perugia, 11 Luglio 2011 - "Questo Governo, con la manovra annunciata, viola per l´ennesima volta gli accordi sottoscritti e nei fatti vanifica il Patto per la Salute, assestando un altro durissimo colpo al servizio sanitario pubblico". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo il 7 luglio al convegno organizzato a Perugia dalla Cisl sul tema "Per un servizio sanitario regionale migliore". "La conseguenza più grave, ed inaccettabile, delle norme contenute nella manovra e relative alla sanità è che tutte le Regioni non potranno più avere l´equilibrio di spesa, a cominciare da quelle, come l´Umbria, che pure hanno sempre avuto i conti in ordine e non hanno prodotto deficit in sanità". "Non abbiamo ancora potuto prendere visione delle tabelle esplicative, e dunque dei numeri veri dei tagli annunciati, e dunque non siamo ancora in grado di poter valutare le ricadute finanziarie sul triennio 2012-2014, ma è già assolutamente chiaro che la manovra introduce pesanti tagli che si sommano a quelli già decisi con quelle precedenti. Ciò mina alla radice la possibilità di garantire i livelli di prestazioni erogate, che vengono ulteriormente compromessi dalle misure previste in materia di ticket aggiuntivi, gestione del personale, dipendente o convenzionato, beni e servizi, farmaceutica e dispositivi medici, misure tutte destinate a rendere ulteriormente incerta e complessa la gestione ordinaria dei servizi in tutte le regioni". Nello specifico la presidente Marini ha sottolineato come le Regioni, e l´Umbria prima di tutte, siano particolarmente preoccupate per la mancata ridefinizione del tetto della spesa per la farmaceutica ospedaliera: "Questo - ha detto la presidente - è sistematicamente e drammaticamente sottodeterminato". Se si aggiunge accanto a questo anche la riduzione del tetto per la farmaceutica territoriale e la previsione, a partire dal 2014, di non meglio specificate "misure di compartecipazione", presumibilmente a carico del cittadino, alla spesa farmaceutica ed alle altre prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale, "il quadro che emerge - ha proseguito la presidente - è a dir poco preoccupante". "Vorrei ricordare poi, che la reintroduzione dal prossimo anno del ticket, non determina nemmeno la copertura degli 837 milioni di euro che lo Stato deve alle Regioni per la sospensione dei ticket fino al 31 dicembre 2011, ma per meno della metà della somma. E, al tempo stesso, una tale scelta alla fine determinerà solo un forte spostamento di volume di attività verso il settore privato, causando un minore introito per il pubblico che, comunque, dovrà farsi carico dei costi fissi". "Aggiungo - ha proseguito la presidente - che nel merito specifico della manovra riguardo sempre la spesa farmaceutica, occorre rilevare che, come nel recente passato, il controllo della spesa in questo settore è affidato esclusivamente all´istituzione di tetti di spesa senza affrontare in modo strutturale il problema. Va segnalato poi che, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte delle Regioni, da oltre un anno è fermo il Tavolo della farmaceutica, mentre quello sui dispositivi medici non è stato mai convocato". Per quanto riguarda il Personale del Ssn, la presidente ha sottolineato: "La manovra non esplicita che il blocco del turn over non si applica alle Regioni in equilibrio economico, come l´Umbria e, infine - ha concluso -, non prevede nulla in materia di investimenti, ma solo tagli lineari e niente risorse di sviluppo".  
   
 

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