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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
 
   
  AOSTA: PROSSIMI APPUNTAMENTI CON THEATRE ET LUMIERES E CHÃTEAUX EN MUSIQUE

 
   
  Aosta, 11 luglio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che lunedì 11 luglio, con inizio alle ore 21.30, il Teatro romano di Aosta ospiterà l’appuntamento settimanale con Théâtre et lumières, spettacolo di luci e suoni che si ripeterà ogni mezz’ora, inizio dell’ultimo spettacolo alle ore 23.00. L’ingresso è libero. Mercoledì 13 luglio, alle ore 21.00, al Castello di Fénis, si svolgerà invece la seconda serata della rassegna Châteaux en musique. Il Teatro d’Aosta introdurrà lo spettacolo Movete al mio bel suon, con l’esibizione del gruppo La Rossignol. Filotea, ipocrisia e il fantasma del castello di Fénis è il titolo dell’introduzione teatrale (regia di Livio Viano, con Stefania Ventura e Fabrizia Scapinello; musiche di Sandro Balmas; testi di Valdo Azzoni): un’antica leggenda, legata alla tradizione dello ius primae noctis, offre il destro a un divertissement, ora amaro ora feroce, sulle prevaricazioni patite dai ceti più bassi ad opera del signore di turno. Con una lezione morale, valida in ogni tempo: che le odiose catene sono spezzate solo quando sono gli stessi perseguitati a insorgere, cancellando ingiusti privilegi. Successivamente si esibirà il gruppo La Rossignol, composto da: Clizia Baronio, danza; Simona Pasquali, danza; Roberto Quintarelli, contraltista, danza; Matteo Pagliari, flauti diritti, traversa, stridulo, storte, cornamusa; Francesco Zuvadelli, organo positivo, ghironda; Domenico Baronio, liuto, chitarrino, percussioni. Il gruppo presenterà Movete al mio bel suon. “Avete a sapere che io non mi contento del cortegiano s’egli non è ancor musico e se, oltre ad intendere ed essere sicuro a libro, non sa di ballo e di varii strumenti; perché, se ben pensiamo, niuno riposo de fatiche e medicina d’animi infermi ritrovar sì po’ più onesta e laudevole che questa…” È uno dei passi de Il libro del cortegiano di Baldesar Castiglione e riflette bene la filosofia del tempo. Per essere ammessi a corte occorreva saper “leggere a libro” (cioè saper cantare leggendo la musica), saper suonare e ballare. In effetti, in un clima che si realizza negli intrighi di corte, nei rapporti viziosi tra nobili e servi, la magnificenza si coniuga con la ricercatezza. Il contesto naturale è la “festa”. Musica, ballo e strumenti divengono simboli dotati di proprio valore: non semplici suoni, gesti, oggetti, ma “segni” indicatori di ambienti e di convenzioni sociali molto più complesse, poiché cantare, suonare e ballare sono cose che occorre assolutamente fare con altri. Avvalendosi di strumenti d’epoca che consentono effetti e sonorità molto suggestive, il programma propone un rigoroso e accattivante viaggio nella musica per la festa composta tra il Xv e il Xvi secolo, epoca in cui la musica e la danza si trovano ad essere protagoniste dell’evoluzione culturale. Il concerto ha inizio con La Moresca, danza guerriera figurata, che rappresenta, in forma pantomimica, la lotta fra cristiani e mori per il possesso dei luoghi santi. Propone, in seguito, balli e arie d’ogni tipo e per ogni occorrenza, per concludere con la famosissima Schiarazula Marazula, una danza stregonesca fatta per il rito magico della vegetazione. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria allo 0165 764263.  
   
 

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