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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
 
   
  FVG: PRESENTATO PROGETTO AIL PER MINORE MALATO

 
   
  Pordenone, 11 luglio 2011 - Ha preso il via in questi giorni il primo progetto di assistenza domiciliare pediatrica per bambini affetti da patologie croniche e finora mai realizzato in Friuli Venezia Giulia. Superata la fase di sperimentazione della durata di un anno, da Pordenone l´innovativo servizio potrebbe venire esteso anche alle altre tre province. Il progetto vede insieme l´Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma (Ail) sezione di Pordenone, l´Azienda ospedaliera "Santa Maria degli Angeli" e l´Ass. 6 del Friuli Occidentale. Il progetto è stato presentato il 7 luglio nella Sala Consiliare della Provincia di Pordenone, alla presenza del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, e dell´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, del presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, e di numerosi rappresentanti degli enti locali, del mondo sanitario e del volontariato. Sia Luca Ciriani che Kosic hanno espresso il grazie della Regione per quanti si sono prodigati per rendere concreto questo progetto: "Noi come amministratori pubblici - ha affermato il vicepresidente - abbiamo fatto il nostro dovere trovando le risorse necessarie, ma il lavoro vero e concreto è stato fatto dalla rete del volontariato, della sanità pubblica. È nato così questo progetto pilota di interesse regionale e forse anche nazionale e siamo contenti che la sanità pordenonese sia in questo caso di riferimento. Oggi è stata scritta una pagina di civiltà e di solidarietà". L´assessore Kosic da parte sua ha sostenuto che "con questo progetto le istituzioni difendono concretamente i valori, mettendosi a fianco delle famiglie e dei medici, a fianco dei bambini malati che devono avere voce, trovare ascolto, insegnandoci che il senso della sofferenza acquista significato col sacrificio". Ma l´assessore ha anche sottolineato la necessità che la società nel suo complesso sappia ascoltare i bisogni emergenti, sappia innovare strutture e cure, sappia affrontare il dolore per combatterlo. "Noi procediamo con la programmazione sanitaria regionale e da quanto fin qui realizzato, ad esempio gli ospedali riuniti del Pordenonese, sappiamo dai dati che la ´fuga´ dagli ospedali è diminuita del 5 p.C., mentre l´attrazione è aumentata del 2,4 p.C. Nel 2007 in regione c´erano 49 posti letto negli hospice, oggi ce ne sono 88. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione dando spazio e risorse - come questo progetto ci insegna - alla domiciliarità che significa qualità e sostenibilità". Anche per il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, "il seme piantato oggi deve germogliare, mentre la crisi deve insegnarci che vanno fatte delle scelte nell´uso delle risorse: ovvero la qualità dei servizi di walfare". Come è emerso dai vari interventi tecnici - di Aristide Colombera dell´Ail Pordenone, di Luciano Zanetti, direttore generale dell´Azienda Ospedaliera di Pordenone, di Mario Casini, direttore sanitario Ass 6, di Marco Spizzichino del Ministero della Salute (che ha illustrato la legge nazionale 38 del 2010 sulla rete delle cure palliative), di Lucia De Zen della Pediatria pordenonese, di Franco Mandelli presidente nazionale Ail - l´idea di offrire a tutti i bambini affetti da patologie croniche un nuovo percorso di cura a domicilio basato sull´integrazione di molteplici figure professionali specializzate e dare alle famiglie un significativo sostegno, è venuta alla sezione pordenonese dell´Ail e si è potuta realizzare grazie alla raccolta di 18 mila firme. Importanti i partner del progetto: la realizzazione è coordinata dal personale sanitario del reparto di pediatria dell´Azienda ospedaliera di Pordenone, che condividerà l´assistenza con il personale del Distretto di riferimento del paziente, i medici di base, i pediatri di medicina generale, il Centro specialistico per patologia, gli ambiti sociali, la scuola e le figure religiose nonché gli stessi volontari dell´Ail e di altre associazioni di volontariato. Sul fronte economico invece il sostegno arriva dalla Regione, dalla Provincia di Pordenone e dalla stessa Ail. L´associazione inoltre ha concesso in comodato d´uso gratuito al reparto di pediatria dell´ospedale un´auto appositamente acquistata e recante con lo slogan del progetto per consentire il trasporto dei medici e dei farmaci stessi fino al domicilio dei piccoli pazienti.  
   
 

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