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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2011
 
   
  PIEMONTE: PATTO DI STABILITA´: IMPEGNO QUADRUPLICATO A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI 250 MILIONI PER SBLOCCARE I PAGAMENTI E QUINDI FAVORIRE LA CRESCITA DELL´ECONOMIA

 
   
  Torino, 13 luglio 2011 - Sale da 65 a 250 milioni di euro l’impegno per gli enti locali piemontesi soggetti al Patto di stabilità: con i nuovi criteri approvati dalla Giunta regionale 123 Comuni e tutte le Province potranno usufruire di un plafond quadruplicato, rispetto allo scorso anno, per sbloccare i pagamenti relativi a spese di investimento. Sarà così possibile favorire la crescita dell’economia e migliorare la dotazione di infrastrutture pubbliche. “E’ un atto politico molto importante - commenta il presidente Roberto Cota - soprattutto in questi tempi caratterizzati da una ristrettezza di risorse pubbliche. Già lo scorso hanno avevamo trovato il modo per andare incontro alle necessità degli enti locali, ma quest’anno siamo riusciti a fare molto di più, utilizzando appieno quelli che sono i nostri margini di manovra per quanto riguarda i meccanismi di attenuazione del Patto di stabilità. Sono soddisfatto di quanto la Regione è riuscita a fare su questo fronte, per noi importantissimo”. “Un intervento innovativo - secondo l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - e di grande respiro per i bilanci di Comuni e Province, in forte sofferenza a causa delle rigide regole imposte dal Patto di stabilità. Dopo il risultato ottenuto lo scorso anno, quando tutti gli enti locali sono riusciti a rispettare il Patto grazie all’intervento della Regione, la Giunta Cota ha fatto un ulteriore sforzo in favore degli enti locali, dimostrando la massima sensibilità e attenzione verso le difficoltà del territorio”. La delibera prevede una ripartizione del plafond in due quote: il 50% ripartito fra i 123 Comuni che hanno richiesto l’intervento della Regione, l’altra metà è stata attribuita alle 8 Province, con una quota però, pari a 25 milioni, vincolata allo sblocco di pagamenti a favore degli stessi Comuni. In tal modo potranno essere completati programmi di investimento cofinanziati dalle Province e dai Comuni, che proprio i vincoli del Patto hanno frenato. Inoltre, viene garantito un aiuto concreto anche ai Comuni più piccoli, che pur essendo esclusi dal Patto, spesso ne subiscono indirettamente gli effetti in termini di mancata erogazione di risorse. Innovativi i criteri di riparto del plafond, che continuano a tenere conto dell’ammontare dei residui passivi a carico di ciascun ente, ma premiano soprattutto quelli più virtuosi, quelli cioè che fanno rispettato il Patto negli anni scorsi e sfruttato a pieno i margini di manovra concessi. Una premialità aggiuntiva è stata inoltre riconosciuta a quegli enti che, nel 2010, hanno messo a disposizione di altri spazi finanziari aggiuntivi, attraverso la cessione di una quota del proprio obiettivo.  
   
 

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