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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2011
 
   
  SOCCORSO SANITARIO IN LOMBARDIA: GUARDARE AL FUTURO INNOVAZIONE REALE, ANTICIPATRICE DEL FEDERALISMO

 
   
  Milano, 13 luglio 2011 - ´Un progetto complesso, improntato sulla comunità: una sanità dinamica orientata verso il futuro´. Lo ha detto ieri l´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, intervenendo alla conferenza stampa sul nuovo modello di organizzazione del soccorso extra-ospedaliero in Regione Lombardia, recentemente approvato dalla Giunta regionale, a cui era presente anche il direttore generale di Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), Alberto Zoli. ´E´ in atto un progetto evolutivo di rilievo - ha ribadito Bresciani - un´innovazione sia in ambito ospedaliero che territoriale. Questo provvedimento è una reale applicazione del federalismo: la sussidiarietà verticale interessa Ministero (Stato) e Regione Lombardia (Assessorato alla Sanità) ma lavora in maniera orizzontale con i soggetti sussidiari (Croce Rossa, Anpas ecc.) che hanno collaborato con noi per realizzare la delibera sul nuovo modello di soccorso´. La delibera approvata interessa oltre 2400 tra medici e infermieri dipendenti del Ssr e più di 40.000 tra dipendenti e volontari dei soggetti sussidiari. ´L´obiettivo - spiega Bresciani - è quello di migliorare il nostro Sistema Sanitario sia in termini di qualità che di quantità. Anche con l´ausilio del nuovo Numero unico per le emergenze (112), avremo diverse forze - Polizia di Stato, Carabinieri, Soccorso sanitario, Vigili del Fuoco - che lavorano insieme per funzioni, coordinando tutte le emergenze e facendo crescere la nostra comunità. Il numero unico è stato applicato a Varese, in via sperimentale, con grandi risultati, se si pensa che, in un anno, ha servito oltre 450.000 chiamate, indirizzandole nella maniera corretta nel giro di pochi secondi. Abbiamo deciso di gemmare l´esperienza di Varese in tutta la Lombardia per avere in tutta la regione un miglioramento complessivo del sistema dell´Emergenza Urgenza nel concetto della riorganizzazione del sistema territoriale: più mezzi, più servizi, meno attesa e più efficienza´. L´assessore Bresciani ha poi spiegato come l´organizzazione del Sistema sia orientata per funzioni: ´Solo lavorando così - ha detto - si riesce a organizzare una vera e propria rete di funzioni simili (nodi), che costituiscono la sorgente dei cluster. Questa è la logica della rete che stiamo organizzando, una rete territoriale in grado di affrontare la sfida delle cronicità che sta arrivando e garantire che il paziente cronico abbia un´assistenza e un monitoraggio tali, per cui prevedere l´eventuale evento di sbilanciamento verso una possibile fase d´acuzia e interrompere questo stadio´. ´L´areu - ha concluso Bresciani - si inserisce nell´organizzazione di tutti gli operatori della sicurezza e trova un impianto globale in grado di migliorarne le funzioni. In un anno, a Varese, il call center ha filtrato il 53 per cento delle chiamate inappropriate, che non hanno impegnato quindi nessuna delle forze, le quali hanno così potuto dedicarsi alle emergenze che, i singoli corpi, erano chiamati a gestire. Il sistema è efficace ed efficiente, prende velocità e risponde al meglio al fabbisogno del cittadino lombardo´. Il progetto prevede, grazie allo stanziamento di 13 milioni di euro (biennio 2012-2013) a favore di mezzi e personale, un complessivo potenziamento dei mezzi di soccorso: mezzi di soccorso di base (+39), mezzi di soccorso intermedio (+4) e mezzi di soccorso avanzato (+2).  
   
 

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