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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Dicembre 2006
 
   
  ABERTIS E AUTOSTRADE: IMPOSSIBILITÀ DI PROCEDERE ALLA FUSIONE

 
   
  Roma, 14 dicembre 2006 - Gli organi amministrativi di Autostrade e Abertis, dopo aver esperito le consultazioni previste dal term sheet sottoscritto il 23 aprile 2006, sono pervenuti ieri alla comune constatazione della impossibilità di procedere alla esecuzione della fusione approvata dalle rispettive assemblee il 30 giugno 2006. Agli azionisti di Autostrade riuniti ieri in assemblea per deliberare la distribuzione del dividendo straordinario con la connotazione di componente del rapporto di cambio, il cui pagamento sarebbe stato condizionato all´efficacia della fusione e come tale avrebbe inciso esclusivamente sul patrimonio di Abertis post fusione, verrà proposto di non deliberare sulla distribuzione in quanto sono sopravvenute insuperabili, allo stato, circostanze ostative all´attuazione della fusione. La decisione degli organi amministrativi delle due società muove dalla considerazione delle circostanze ostative alla realizzazione della fusione, sopravvenute nel periodo intercorrente fra la decisione di procedere alla fusione, assunta il 23 aprile 2006 e confermata dalle deliberazioni assembleari del 30 giugno 2006, e la data odierna, essenzialmente riconducibili ai seguenti eventi. 1. La mancanza di un´autorizzazione che la recente decisione cautelare del Tar Lazio ha considerato applicabile alla fusione in parola. Autorizzazione non prevista dall´ordinamento all´inizio del procedimento di fusione , venuta ad esistenza dopo un parere del Consiglio di Stato del 21 giugno 2006 e richiesta da Autostrade il 5 luglio 2006 e tuttora pendente. Tale autorizzazione è stata negata con comunicazione di Anas del 5 agosto 2006. Successivamente, a seguito dell´autorizzazione rilasciata dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2006 e della lettera della stessa Commissione inviata il 18 ottobre 2006 al Governo italiano, Anas ha ritrattato il diniego in data 27 ottobre 2006, con invito ad Autostrade, che ne ha contestato la necessità , a riproporla nel vigore, peraltro, di una nuova normativa incidente sui fondamentali regolamentari, economici e finanziari del rapporto concessorio in essere e portante, di fatto, per Autostrade, il rischio di una anticipazione degli effetti negativi della nuova normativa, nonchà una incertezza assoluta sui tempi di attuazione della fusione. 2. L´entrata in vigore di una nuova normativa, inesistente al momento della approvazione del progetto di fusione, consistente nella soggezione da parte dell´impresa concessionaria ad un profondo mutamento, per volontà unilaterale esterna, non conoscibile in via preventiva nella concreta portata e indeterminata nei profili di indennizzo in caso di mancata accettazione da parte del concessionario della nuova convenzione e conseguente cessazione del rapporto concessorio in essere. Autostrade e Abertis, nonostante la comune constatazione della necessaria interruzione del progetto di fusione, sono convinte della validità per se stesse, per i propri azionisti, per i mercati coinvolti e per i sistemi dei due Paesi cui appartengono, del progetto industriale di aggregazione fra le stesse e della dimensione europea di tale progetto. Le società auspicano che in futuro si possano ricreare le condizioni per riconsiderare il progetto, e a tal fine intendono proseguire congiuntamente nell´azione e nel dialogo a livello istituzionale. .  
   
 

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