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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Luglio 2011
 
   
  COMMERCIO ESTERO: POLIDORI, BENE MADE IN ITALY, ORA CONSOLIDARE RIPRESA

 
   
   Roma, 21 luglio 2011 - "Il made in Italy ha il dinamismo e l’appeal necessari per vincere la sfida globale. Ora occorre, da un lato, dare continuità alla ripresa presidiando i mercati più lontani e, dall’altro, predisporre i binari che aiutino un maggior numero di imprese a raggiungere le aree emergenti. Le recenti iniziative messe in cantiere dal governo vanno esattamente in questa direzione: penso ai provvedimenti sulla semplificazione delle pratiche per l´internazionalizzazione, con l´export in un click, così come al lancio del negozio virtuale (www.Madeinitaly.gov.it) che da settembre consentirà alle nostre imprese di vendere online i propri prodotti in tutto il mondo. Infine, partiranno proprio in queste settimane i gruppi di lavoro tematici propedeutici agli stati generali del commercio con l´estero". E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo economico, Catia Polidori, commentando i dati forniti oggi dall´ Istat sulle esportazioni italiane verso l´area extra Ue. Più in particolare, infatti, l’Osservatorio economico del Mise evidenzia che, secondo i dati Istat, nel mese di giugno le esportazioni dell’Italia verso l’area extra Ue hanno registrato un incremento – rispetto all’analogo mese del 2010 - del 7,8%, a fronte di una crescita di poco superiore delle importazioni (+8,1%): è da gennaio dello scorso anno che il nostro export conosce tassi di crescita positivi che mediamente si attestano intorno al 18%. Tuttavia, ad incrementi delle nostre esportazioni si accompagnano spesso aumenti ancora più dinamici dell’import, dovuti in particolare al rincaro dei prezzi dell’energia, che ampliano notevolmente il disavanzo commerciale italiano. Basti pensare che, nel primo semestre del 2011, il saldo mercantile dell’Italia ha segnato un deficit di circa 17,8 miliardi di euro; in tale contesto, il solo comparto energetico ha apportato ai nostri conti con l’estero un passivo di poco inferiore ai 30,4 miliardi. Di conseguenza, senza il petrolio greggio e gas naturale, avremmo saldi attivi e particolarmente considerevoli. Sempre tra gennaio e giugno di quest’anno i nostri prodotti hanno trovato particolare interesse in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione, per le note vicende politiche ed istituzionale, dell’Africa settentrionale. Complessivamente le esportazioni sono cresciute – su base tendenziale - del 18,7%, denotando particolare vigore in America centro meridionale (+31,9%), nei Paesi Europei non aderenti all’Ue (+26,8%), in India (+27,7%) e in Cina (+23,4%).  
   
 

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