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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Luglio 2011
 
   
  FVG, COMPARTO UNICO: RINNOVI BIENNIO 2008-2009, NON C´E´ INTESA

 
   
   Trieste, 21 luglio 2011 - Nulla di fatto nel confronto ´politico´ tra Regione, Anci, Upi, Uncem e Sindacati per definire i diversi aspetti contrattuali relativi al biennio economico 2008-2009 del Comparto unico in Friuli Venezia Giulia e le ulteriori aperture datoriali sulle altre questioni relative alle relazioni sindacali, alla verifica dei risparmi da utilizzare per i contratti aziendali e per il completamento del Comparto stesso. All´incontro hanno preso parte, accanto allo stesso presidente Renzo Tondo, l´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, i componenti della delegazione trattante, i presidenti di Anci Nerio Belfanti, Uncem Alessio Belgrado e Upi Mirella De Magistris, i responsabili di tutte le sigle sindacali del Comparto e delle Confederazioni. Per il rinnovo contrattuale del biennio, Regione ed Enti locali hanno messo in campo 19 milioni di euro per ogni singola annualità, con un aumento per gli arretrati di tre milioni, "esaurendo di fatto tutti i margini di disponibilità sia sotto il profilo economico che di legittimità", indica l´assessore Garlatti. Più nel dettaglio è stata confermata l´apertura ad "aumenti contrattuali al massimo livello possibile secondo la normativa vigente". Parallelamente è stata manifestata la disponibilità a riportare la vacanza contrattuale alle stesse percentuali di quelle nazionali (ovvero con un incremento da 0,5 a 0,75%) e a erogare tutti gli arretrati tecnicamente possibili. Sostanzialmente diverse le richieste delle Organizzazioni sindacali, giudicate non tanto difficili da accontentare quanto proprio "irricevibili". Per quel che riguarda la vacanza contrattuale, infatti, è stata avanzata la proposta di un incremento dell´1,5%. "Non solo i nostri dipendenti hanno stipendi più elevati degli altri dipendenti pubblici in Italia, ma su questa voce vorrebbero avere il doppio dei loro colleghi, esponendo la Regione e gli altri datori di lavoro a sicura bocciatura nazionale. Non lo possiamo proprio fare", commenta Garlatti, spiegando che "ci hanno anche chiesto di calcolare gli aumenti tabellari rapportando i 19 milioni disponibili a dotazioni organiche di periodi eterogenei, con il risultato di eludere in maniera surretizia il vincolo del 3,2% di incremento massimo previsto dalle leggi nazionali". "I datori di lavoro - conclude l´assessore regionale alla Funzione pubblica - hanno dovuto prendere atto di un rifiuto, che appare irragionevole. Una posizione sindacale che penalizzerà per i mancati aumenti non solo tutti i lavoratori del Comparto in servizio, ma anche quelli in quiescenza dal gennaio 2008, che non potranno vedere i benefici del rinnovo contrattuale sulla pensione". "Belci, come segretario regionale della Cgil, rasenta l´irresponsabilità. Si capisce che ha deciso di candidarsi al consiglio regionale e piega le esigenze del comparto a quelle personali". Così commenta dal canto suo il presidente Tondo.  
   
 

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