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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  AQUILEIA FILM FESTIVAL, 27-28-29 LUGLIO 2011

 
   
  La Fondazione Aquileia mercoledì 27 luglio alle 20.00 inaugura la seconda edizione dell´Aquileia Film Festival, organizzata in collaborazione con la Rassegna Internazionale del cinema archeologico di Rovereto e Archeologia Viva, che si terrà nella splendida cornice di Piazza Capitolo ad Aquileia il 27-28-29 luglio 2011 In programma: Mercoledì 27 luglio h. 20.00 “Conversazione-intervista tra Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e Giuliano Volpe, archeologo e rettore dell’Università di Foggia. “ Parleremo di navigazione, commerci e guerre nell´Adriatico antico presentando le recenti straordinarie scoperte effettuate dall´équipe di archeologi subacquei dell´Università di Foggia sui fondali dell´Albania, dove è stato individuato il luogo di una delle battaglie navali tra Cesare e Pompeo. H. 21.00 “Sagalassos – Gli ultimi Romani “ Nazione: Belgio, Francia, Italia; Regia: Philippe Axell, Marco Visalberghi Durata: 52’ Anno di produzione: 2008, Produzione: Axelle Comunication, La Compagnie de Taxi-brousse, Doclab srl, Consulenza scientifica: Marc Waelkens, Etienne Paulissen, Julian Richard. La straordinaria scoperta della città di Sagalassos in Turchia, ultima città romana dell´impero d´Oriente, governata da Costantinopoli. Vedremo le magnifiche immagini della città straordinariamente preservata. Nel nostro film, cercheremo anche le risposte a diverse domande: come vivevano le persone in questo vortice della storia fra la Pax Romana e il primo regno del Medio Evo? Ma anche: perchè la città scomparve, e con essa la Civiltà Greco-romana? h. 22.00 “Carvilio, un enigma dall’antica Roma” Nazione: Italia, Regia: Tricia Lawton, Durata: 52´, Anno di produzione: 2003, Produzione: Ga&a Productions per Discovery Channel, in associazione con Sbs Australia. Roma imperiale, tra il I e il Ii secolo d.C.. Un giovane nobile muore all’improvviso e poco dopo sua madre lo segue nella tomba. Nell’estate del 2000 viene scoperta per caso alla periferia di Roma una tomba con due sepolture in marmo in cui c’erano corpi ben conservati e alcuni manufatti speciali. Questo film vuole scoprire chi fossero queste due persone, la loro condizione sociale e il loro stile di vita e soprattutto perché furono conservate in un’epoca in cui la maggior parte dei cittadini veniva cremata. Giovedì 28 luglio h. 20.00 Conversazione-intervista tra Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e Giorgio Bejor, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte Greca all’Università degli Studi di Milano. La Grecia patria dell´arte: in particolare parleremo dei Bronzi di Riace. Chi rappresentavano realmente le due statue venute dal mare della Calabria? Perché hanno riscosso un successo superiore a qualsiasi altra opera di arte antica? h. 21.00 “A Girl Priestess in Cahuachi “ Una fanciulla sacerdotessa a Cahuachi, Nazione: Giappone, Regia: Minoru Nakamura, Durata: 53’, Anno di produzione: 2010, Produzione: Tbs Vision, Inc, Consulenza scientifica: Giuseppe Orefici. Tra le piramidi trovate vicino alle Linee e ai geroglifici di Nazca in Perù, fu trovata dopo oltre 2000 anni la mummia di una ragazza con una maschera d’oro. Oltre a presentare l’intero processo di scavo, durato due mesi, il documentario mira anche a suggerire una nuova teoria sulle ricerche delle civiltà del Sud America. H. 22.00 “Il segno sulla pietra- Il Sahara sconosciuto degli uomini senza nome” Nazione: Italia, Regia: Lucio e Anna Rosa, Durata: 58’, Anno di produzione: 2006, Consulenza scientifica: Stefano Biagetti- Savino di Lernia. La storia del Sahara racconta di un alternarsi di fasi climatiche estreme: 12000 anni fa, dopo una fase di aridità estrema, ritornò la pioggia e la vita ricominciò a germogliare lentamente. Così, nel Sahara centrale, sui massicci del Tadrart Acacus e del Messak, nel sud ovest della Libia, si formarono le prime comunità, culturalmente compiute, che riuscirono anche a elevare a linguaggio pittorico il loro vissuto quotidiano ed il loro primitivo bisogno di trascendenza. I ripari che li accoglievano, divennero attraverso l’arte rupestre sede e conservazione di un sapere, libri di pietra sui quali di dipanava e si affermava una vicenda umana che ancora oggi mostra intatta tutta la sua straordinaria ed avvincente magia. Venerdì 29 luglio h. 20.00 “Conversazione-intervista tra Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e Valerio Massimo Manfredi, archeologo, scrittore e volto televisivo di “Impero” su La7.” Presenteremo "Otel Bruni", il nuovo romanzo in cui lo scrittore emiliano si misura con un tema difficile e rovente come la storia italiana del primo Novecento. Attraverso le vicende della famiglia Bruni il lettore affronterà un viaggio che lo porterà dalla pianura padana al Carso, dalle lande desolate della Russia al Piave. H. 21.00 “Herculaneum, diari del buio e della luce” Nazione: Italia, Regia: Marcellino de Baggis, Durata: 52’, Anno di produzione: 2007, Produzione: Onionskin. Herculaneum racconta la storia degli scavi di Ercolano attraverso la figura di Amedeo Maiuri, l´archeologo che in poco più di un trentennio riportò alla luce la città romana, distrutta insieme a Pompei dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. Oggi, i due terzi della città antica giacciono ancora sotto la moderna Ercolano. I diari del Maiuri, insieme ad interviste ed immagini di repertorio inedite, ci guidano alla scoperta del sito archeologico e ci invitano a ragionare sul rapporto che l’uomo ha con il passato, la sua voglia di scoprirlo, di capirlo e di preservarlo nel tempo. H. 22.00 “La Sfinge, il Principe e gli Dei. Arte delle gemme in Aquileia Romana (fuori concorso)” Nazione: Italia, Regia: Giorgio Gregorio, Durata: 30’, Anno di produzione: 2009, Produzione: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Ufficio Stampa – Produzioni Televisive, Consulenza scientifica: Franca Maselli Scotti e Annalisa Giovannini. La storia di Aquileia romana raccontata attraverso la glittica, l’arte di incidere le pietre preziose: una delle grandi peculiarità che il passato ha lasciato a questa città fondata nel 181 a.C. In uno spazio strategico per traffici e commerci. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce un numero notevolissimo di gemme e di paste in vetro incise, più che a Pompei e nella stessa Roma. Segno che era qui che il materiale grezzo arrivava, veniva lavorato e poi venduto in tutto l’Impero. Gemme perdute e gemme ritrovate in diversi luoghi di Aquileia, che con la realtà virtuale, vengono ricostruiti sulla base dei dati di scavo. Un percorso nel tempo che le gemme hanno attraversato accompagnando la fine dell’Impero per i nuovi spazi del Cristianesimo. Entrando, insieme al loro intatto valore intrinseco e simbolico, nelle corti delle nuove dinastie gote, longobarde e franche. Http://www.fondazioneaquileia.it/    
   
 

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