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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Gennaio 2003 |
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SALDI: UN RITO EUROPEO TEMPO DI OCCASIONI A MILANO, FRANCOFORTE, STOCCOLMA, BRUXELLES, LISBONA, MADRID, LONDRA E PARIGI. IN INGHILTERRA E IN GERMANIA SI RIBASSA TUTTO L´ANNO.
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Milano, 13 gennaio 2003. Se i milanesi stanno facendo il conto alla rovescia l´Europa è già in coda. I primi sono stati gli abitanti di Stoccolma, già colti dalla febbre dell´acquisto, senza riposo dalle fatiche natalizie, già dal 27 dicembre. Dal 27 i saldi sono partiti anche a Londra, seguiti da Bruxelles, subito dopo Capodanno, il 3 gennaio. Poi i portoghesi, a comprare con la Befana il 6 gennaio. A breve distanza Madrid, il 7 gennaio e i Parigini l´8. A Francoforte iniziano a fine gennaio e durano tre settimane. Per tutti gli altri dureranno un mese, tranne per spagnoli e portoghesi che se la prendono con più calma e si tengono a disposizione un paio di mesi. Ovviamente tutti in coda per un vestito, magari una firma, sognato da qualche mese. Anche se francesi e belgi vanno pazzi per le maroquineries e puntano decisamente su scarpe, borse e pelletteria. C´è anche chi fa a meno del solito rito: inglesi e tedeschi hanno optato per la liberalizzazione e i ribassi, accanto ai periodi canonici, sono possibili tutto l´anno. Ma come andranno a Milano i saldi che inaugurano la stagione commerciale del 2003? E´ ottimista o almeno speranzoso il 54,3% dei negozianti immaginando come andranno i primi sei mesi dell´anno. Ma di opinione inversa quel 28,6% che prevede diminuzioni. Mentre il 17,1% non si pronuncia sul futuro. Soprattutto i commercianti milanesi stanno investendo sull´ammodernamento dei punti vendita: 1 su 3 si specializza, 1 su 3 sostituisce i prodotti esposti, 1 su 5 cambierà l´arredamento, 1 su 10 amplierà il punto vendita, 1 su 12 va in internet. Emerge dall´indagine svolta dalla Camera di commercio di Milano, attraverso il Lab.mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano), su un campione rappresentativo di 310 imprenditori commerciali dell´area milanese, attraverso la consueta congiuntura commerciale e, per quanto riguarda il confronto con le città europee, in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Europa. "I saldi rappresentano un rito collettivo, un momento importante per rinsaldare i rapporti tra consumatore e commerciante. In un periodo in cui la crisi internazionale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - investe direttamente anche le economie locali riavviare i consumi diventa importante. Perché rimette in moto l´economia diffusa, infonde coraggio agli imprenditori ed ottimismo per i consumatori. E proprio le piccole imprese, in particolare dei servizi e del commercio, sono le protagoniste in questi giorni di acquisti. Che rappresentano un indicatore importante della fiducia in questo nuovo anno". Novità in negozio. Con l´anno nuovo i negozi diventano sempre più attraenti, moderni, più specializzati nell´offerta dei prodotti. Ben uno su quattro presenta qualche novità. E quasi uno su cinque non farà mancare piacevoli sorprese ai propri clienti nel corso del prossimo semestre. Speranze per l´occupazione. Se nel corso degli ultimi sei mesi il numero di persone impiegate nei punti vendita intervistati è rimasto invariato nell´87,1% dei casi, ha subito una diminuzione nel 7,9% ed è aumentato nel 5%, la previsione per il primo semestre 2003 è che il numero di impiegati rimarrà invariato per il 90,7%, aumenterà per il 5% e diminuirà per il 4,3%. Tutti i dati della ricerca - I saldi all´estero (in collaborazione con le Camere di commercio italiane all´estero) A Parigi sono iniziati a metà di questa settimana (8 gennaio) e vanno avanti per quattro settimane (4 febbraio). Non è possibile cambiare la merce. Ma ci sono code e quasi lotte per raggiungere l´articolo di vestiario preferito. Con sconti dal 20 al 40%, fino al 70% per chi sa resistere fino alle ultime settimane. Rappresentano un quinto delle vendite annuali dei negozi di abbigliamento. A Lisbona sono cominciati all´inizio di questa settimana (6 gennaio) e continueranno per un paio di mesi (metà marzo). Non si può cambiare la merce e procedono con tranquillità, senza ressa. Sconti alti, fino al 40%, ma si può arrivare al 70%. A Stoccolma vengono inaugurati un paio di giorni dopo Natale (27 dicembre) e durano per un mese (fino alla prima settimana di febbraio). Non è possibile cambiare la merce e non ci sono code. Lo sconto arriva al massimo fino al 50%. A Bruxelles sono già partiti da una settimana e dureranno dal 3 al 31 gennaio. Non si può cambiare la merce e si va incontro alle code. Sconti dal 30 al 50%. A Madrid sono già iniziati il 7 gennaio, per durare fino a fine febbraio, per due mesi. Saldi fino al 30-50%. A Francoforte i saldi veri e propri iniziano a fine gennaio e durano fino a 3 settimane. Sono però "liberalizzati" i ribassi per tutto l´anno. A Londra i saldi sono liberalizzati, ogni negozio decide come e quando. Anche se spesso si concentrato in determinati periodi dell´anno: dopo il 27 dicembre è uno di questi periodi e i saldi durano, di solito, un mese. Aspettative primo semestre 2003: congiuntura del commercio (310 intervistati) Le previsioni di vendita per il primo semestre del 2003 sono di stabilizzazione per il 29,3% e di aumento per il 25%, mentre il 28,6% prevede diminuzioni e il 17,1% non si pronuncia sul futuro. Lavori nel punto vendita. Ha compiuto lavori di ammodernamento all´interno dei propri punti vendita il 25,7% degli intervistati. Di questi il 63,9% ha modificato il proprio assortimento di prodotti indirizzandosi verso una maggiore specializzazione, il 33,3% ha provveduto a sostituire il materiale espositivo, il 22,2% ha sostituito l´arredamento, il 5,6% ha attivato la connessione a Internet presso il proprio punto vendita, la stessa percentuale (5,6%) ha realizzato il sito Internet dell´attività, il 2,8% ha ampliato il punto vendita e un altro 2,8% ha cambiato sede. Il 2,8% ha anche compiuto lavori di altro genere (imbiancatura, illuminazioni, ecc.). Il 18,6% degli intervistati sta invece pensando di compiere dei lavori nei corso del prossimo semestre. Di questi il 34,6% si dirigerà verso una maggiore specializzazione dei prodotti, il 30,8% ha deciso di sostituire il materiale espositivo, il 19,2% cambierà l´arredamento, l´11,5% pensa a un ampliamento del punto vendita in generale, il 7,7% intende connettersi a Internet e, in uguale percentuale (7,7%), di creare il sito Internet della propria attività, mentre il 3,8% vuole trasformare un´area self-service in area assistita. Impiegati nei punti vendita. Nel corso degli ultimi sei mesi il numero di persone impiegate nei punti vendita intervistati è rimasto invariato nell´87,1% dei casi, ha subito una diminuzione nel 7,9% ed è aumentato nel 5%. La previsione per il primo semestre 2003 è che il numero di impiegati rimarrà invariato per il 90,7%, aumenterà per il 5% e diminuirà per il 1404,3%. |
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