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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Dicembre 2006 |
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PRESENTATO RAPPORTO SU PROSECCO DOC CONEGLIANO VALDOBBIADENE.
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“In pochi anni di attività il Distretto Produttivo del Prosecco ha raggiunto importanti risultati, come l’attivazione del prezioso Centro Studi che ha presentato il suo rapporto annuale. Adesso ha di fronte una nuova sfida: diventare anche strumento per contribuire a risolvere i problemi di filiera territoriale del Prosecco Doc; e in questo senso il tema che mi pare centrale è quello della denominazione di un prodotto che, come abbiamo visto dai dati, continua a mietere successi in Italia e all’estero e che può crescere ancora se saprà sempre di più essere filiera”. Lo ha detto l’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, intervenendo 16 dicembre 2006 a Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso) alla presentazione del nuovo rapporto del Centro Studi di Distretto del Prosecco doc Conegaliano Valdobbiadene. Gava non ha mancato di affrontare la discussa questione del prosecco in lattina, invitando a non eccedere nelle demonizzazioni: “meglio il prosecco in lattina – ha detto – che quello taroccato scoperto ad esempio nei giorni scorsi”. Gava ha posto poi l’accento sulla rilevanza dei risultati raggiunti dall’export in Paesi già tradizionalmente consumatori, come la Germania, ed in altri “emergenti” come il Regno Unito e si è detto convinto che nuovi successi si possano mietere anche sui mercati extraeuropei, a cominciare dalla Cina, dove si potrebbero anche “sfruttare” gli ottimi rapporti istituzionali in atto con immense Regioni come lo Jangsu e l’Hebei. Gava ha anche tenuto a sottolinearela realtà del Distretto delle “bollicine made in Treviso”, che a distanza di 3 anni dalla prima applicazione della legge sui Distretti (2003-2006) è stato riaccreditato a pieni voti dalla Regione per il prossimo triennio, “ed è da considerarsi un esempio per gli altri Distretti specifici italiani”. Quello di Conegliano Valdobbiadene è stato 3 anni fa il primo Distretto Enologico del Veneto ed il primo distretto spumantistico d’Italia. Oggi è una realtà economica estesa su una superficie di 4. 352 ettari (su 20. 000 totali), con 3. 500 viticoltori, 490 vinificatori e 135 case spumantistiche. Nell’ultima annata sono state prodotte più di 44 milioni di bottiglie, delle quali più del 35% esportate. . . |
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