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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Gennaio 2003
 
   
  AL VIA LA NUOVA RETE TELEMATICA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: 660 KM DI FIBRA OTTICA.

 
   
  Bologna, 28 gennaio 2003 - Al via il cablaggio dell´Emilia-romagna. Nelle prossime settimane saranno firmati gli accordi di programma con gli Enti locali delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini. Subito dopo partiranno i lavori per realizzare oltre 460 chilometri di dorsale e circa 200 chilometri di interconnessioni, un intervento per il quale la Regione si appresta ad investire a breve oltre 11 milioni. I comuni appenninici e le zone montane verranno collegati, in particolare, via satellite o attraverso la linea Xdsl. Un risultato importante che è possibile ottenere solo grazie alla scelta di fare sistema, attraverso un´alleanza tra Regione ed Enti locali, che mettono a disposizione le proprie società di servizi pubblici locali (Romagna Acque ed Hera). Il progetto proseguirà poi realizzando la nuova rete anche nelle restanti province dell´Emilia-romagna. Alcuni interventi in conferenza stampa - "La realizzazione del Piano telematico - ha detto l´assessore regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli - assicurando a tutto il territorio le stesse opportunità, è sempre stata considerata prioritaria in una strategia di sviluppo delle nuove tecnologie, delle imprese e della regione Emilia-romagna nel suo complesso. Oggi si avvia la prima parte del progetto, che metterà in rete il 90% dei comuni bolognesi e tutti i comuni romagnoli entro il 2004". "La diffusione della fibra ottica - ha detto Campagnoli - attualmente raggiunge solo l´8% dei cittadini in Europa e appena un quinto della amministrazioni pubbliche nel nostro Paese. Con questo progetto l´Emilia Romagna diventerà la regione più cablata non solo d´Italia ma d´Europa". Inoltre le fibre ottiche, secondo Campagnoli, consentiranno un vero e proprio salto di qualità nei servizi offerti, con la possibilità di creare convergenze tra Internet e televisione, precondizione per l´utilizzo pieno della rete e la nascita di una nuova generazione di servizi interattivi. "Per disegnare la nuova Regione, come previsto dal Dpef (Documento di politica economica finanziaria)- ha illustrato il vicepresidente della Regione e assessore alle finanze, organizzazione e sistemi informativi Flavio Delbono - si è proceduto strategicamente in due modi: sul piano interno, realizzando una rete (Sap) che consente l´integrazione tra tutti gli uffici e per la quale la Regione ha investito 4 milioni di Euro, su quello esterno, la digitalizzazione del territorio regionale". "Su questo ultimo versante - ha affermato Delbono - la Regione ha avviato un programma che porterà ad investire, da qui al 2005, 120 milioni di euro in Emilia-romagna, di cui 11 di provenienza statale e il resto regionale". "Si tratta di tempi molto brevi - ha sottolineato il Vicepresidente - dalla presentazione del Piano telematico alla realizzazione della prima parte, mentre per l´Emilia si sta procedendo ad una ricognizione per poter avviare la seconda parte del progetto". Il Piano della Regione si pone una duplice finalità. Il primo obiettivo di questo intervento è migliorare i servizi resi dal sistema della Pubblica amministrazione dell´Emilia-romagna a cittadini ed imprese. Grazie all´utilizzo della fibra ottica sarà, infatti, possibile aumentare l´efficienza e ridurre i tempi per lo svolgimento di tutte quelle pratiche che richiedano trasferimenti di dati o che, comunque, coinvolgano uffici di amministrazioni diverse e realizzare le condizioni per approntare servizi in videocomunicazione. Il secondo obiettivo è favorire, grazie a questo volano pubblico, la crescita del mercato dei servizi telematici, soprattutto in aree che altrimenti resterebbero escluse dagli investimenti private, perché lontane dalle direttrici principali o non in grado di assicurare volumi di traffico sufficienti a generare un sicuro ritorno economico dell´investimento infrastrutturale. Aumenterà così la competitività dei territori e del sistema delle Pmi. Con questo intervento la Regione punta a raggiungere con collegamenti ad alta velocità tutti i residenti nelle quattro province di Bologna, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini. Per farlo, grazie alla collaborazione con Romagna Acque ed Hera, saranno innanzitutto posati oltre 460 chilometri di dorsale e circa 200 chilometri di interconnessioni in fibra ottica che consentiranno di collegare complessivamente i Comuni delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini ad una velocità fino a 100 Mbit. Per realizzare questa rete saranno utilizzate innanzi tutto le canalizzazioni che Romagna Acque aveva predisposto a fianco della rete dell´acquedotto, lunga oltre 300 chilometri. La società multiservizi Hera si occuperà infatti di estendere ed ampliare la rete fino a Bologna e di realizzare il cosiddetto ultimo miglio fino alle sdei dei Comuni, che svilupperanno poi le connessioni con tutti i punti significativi all´interno del proprio territorio. In alcuni casi, soprattutto in montagna, la dislocazione fisica dei Comuni rende arduo portarvi le fibre ottiche. Si tratterebbe di un investimento non giustificato, infatti, da corrispettivi benefici. Questi Comuni, pari a circa il 7% della popolazione, saranno così raggiunti da un sistema di comunicazione basato su link satellitari o su collegamenti ad alta velocità Xdsl, dove arriva il tradizionali doppino in rame utilizzabile a questo scopo, che consentiranno una velocità di connessione fino ad un massimo di 2 Mbit. Nelle prossime settimane i consigli di tutti gli Enti locali coinvolti formalizzeranno l´accordo di programma quadro, con cui incaricheranno la Regione di provvedere a realizzare l´infrastruttura, mediante le loro società strumentali Romagna Acque ed Hera. Hera sarà il gestore della nuova rete, dando un contenuto effettivo alla nozione di servizio universale su un´area così vasta e unitaria. La Regione finanzierà a tal fine oltre 11 milioni di euro che le consentiranno di essere proprietaria di un sesto dell´intera dorsale e del 50% circa delle interconnessioni e di acquistare un centinaio di apparecchiature satellitari per i Comuni non raggiunti dalla fibra. La Regione stanzierà inoltre circa 6 milioni di euro annui come canone per l´attivazione dei servizi sulla rete. Gli Enti locali si incaricheranno di acquisire la fonia e i servizi complementari formando un gruppo di acquisto che incaricherà Hera di acquistare dal mercato, tramite gara, i servizi in modo da spuntare le condizioni ed i prezzi più convenienti. Questi non potranno comunque essere superiori a quelli stabiliti dalle gare realizzate a livello nazionale da Consip. Il piano dei lavori prevede le prime realizzazioni entro il 2003 ed il sostanziale completamento delle opere entro il 2004.  
   
 

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