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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Febbraio 2003 |
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IL PE VUOLE VIETARE LA PUBBLICITÀ DELLE PROTESI MAMMARIE
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Bruxelles, 10 febbraio 2003 - La commissione parlamentare per l´ambiente propone di chiedere agli Stati membri dell´Unione di vietare la pubblicità diretta delle protesi mammarie e dei relativi interventi chirurgici, come già avviene in Francia. Dal momento che tali protesi comportano sempre rischi per la salute, i deputati chiedono che si sostituisca alla pubblicità un´informazione obiettiva, non commerciale, attraverso i canali dei servizi sanitari nazionali. La richiesta emerge dalla relazione non legislativa di Catherine Stihler (Pse, Uk), approvata all´unanimità; il testo fa riferimento alla comunicazione della Commissione europea di cui i deputati approvano le proposte, pur rammaricandosi del fatto che esse non siano vincolanti per gli Stati membri. L´organo parlamentare ritiene che in alcuni Stati membri sia necessario per lo meno regolamentare la pubblicità, perché essa accresce la domanda senza fornire un´informazione equilibrata. La pubblicità per la chirurgia estetica dovrebbe includere avvertenze chiare sui rischi in cui si incorre e non dovrebbe utilizzare illustrazioni di tipo "prima e dopo la cura". La relazione suggerisce inoltre di promuovere attraverso campagne positive un´immagine realistica delle donne, invece di imporre un ideale di bellezza mediante pratiche pubblicitarie incontrollate. I deputati chiedono una migliore informazione per le pazienti, ma anche sorveglianza, controlli di qualità e sforzi di ricerca. L´impianto di protesi in donne al di sotto dei 18 anni dovrebbe essere autorizzato solo per motivi medici. I parlamentari auspicano poi che i particolari delle operazioni siano iscritti obbligatoriamente in registri nazionali, in modo da favorire la tracciabilità sia per i produttori che per le pazienti. Il costo delle protesi mammarie, infine, dovrebbe includere l´incontro preliminare con il chirurgo; una chiara discussione sulle potenziali conseguenze dell´operazione e sulle alternative possibili; un periodo di riflessione di almeno 4-6 settimane; una anamnesi dettagliata pre-operazione; consigli post-operazione e controlli periodici. |
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