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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Febbraio 2003 |
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QUOTIDIANO AL FEMMINILE. TRENTA STORIE DI DONNE NELL´ITALIA CHE CAMBIA
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Milano, 10 febbraio 2003 - Donne militari, scienziate, operaie, professioniste, cantanti, contadine, attrici, donne ambasciatori, studentesse, team manager, sono fra le protagoniste di questa analisi fotografica che racconta i sogni, la quotidianità, l´eccezionalità di ogni momento vissuto in un dialogo affascinante che si instaura con l¹obiettivo fotografico. ³Quotidiano al femminile² è un progetto voluto da Lines per testimoniare la sua profonda vicinanza al modo di sentire delle donne italiane e la sua attenzione a comprenderne il cambiamento. La grande esperienza e la profonda conoscenza maturate da Lines in 40 anni di presenza sul mercato, ne hanno fatto un marchio familiare a tutte le donne italiane, un marchio vicino alle donne di ogni età. Lines perciò dedica ³Quotidiano al femminile² a tutte le donne, alla loro ricchezza e poesia, mettendo in luce stimolanti ed importanti interrogativi che il cambiamento reca con sé. Quasi trecento immagini, un panorama ampio sulla realtà femminile italiana, trenta storie che illustrano, senza pretendere di esaurirla, la realtà contemporanea della donna italiana con l¹immediatezza del linguaggio fotografico. Le fotografie sono presentate in mostra e raccolte nel volume "Quotidiano al femminile. Trenta storie di donne nell´Italia cha cambia". Da questa originale ricognizione fotografica emergono alcuni significativi elementi del cambiamento. Il Professor Giuseppe De Rita, nel testo introduttivo del volume fotografico, coglie infatti l´elemento di ambientazione delle foto che rappresentano la realtà dell´oggi come primo rivelatore del cambiamento di cui le donne sono state protagoniste negli ultimi 50 anni "le donne stavano soprattutto al chiuso, protette, ma al tempo stesso anche padrone di quegli spazi e quindi protettrici per chi vi accedeva non avevano spazi da conquistare, ma solo da difendere e da far vivere, erano perciò accoglienti con gli affini e sempre pronte a rapide serrate con gli estranei". Le fotografie, invece, rivelano ambientazioni soprattutto in esterno ".. Vediamo donne all´aperto, le allieve che si allenano nel cortile dell¹Accademia navale o la team manager sul circuito automobilistico, ma anche la ballerina sul terrazzo del teatro o l¹imprenditrice vinicola fra i filari- sono in fondo la rappresentazione di una femminilità che è uscita allo scoperto - continua De Rita - che ha accettato tutte le sfide della vita pubblica, abbandonando, almeno in parte, gli spazi in cui esercitare protezione". Questa inchiesta visiva, affidata ad autrici e autori sensibili, e affrontata senza stereotipi e senza giudizi, documenta gli effetti del processo di trasformazione avviato con le rivendicazioni degli anni ´70 e che oggi è dai più ritenuto concluso. "L´immagine della donna nel corso della storia della rappresentazione, è sempre stata più vicina all´idealizzazione che non alla narrazione veritiera² sostiene Giovanna Calvenzi, curatrice della mostra fotografica. ³La fotografia è stata spesso complice di un progetto di mistificazione: la moda, il nudo, il ritratto, hanno proposto donne irreali, da sognare, da idealizzare, da amare o emulare, in modo consapevole, inconsapevole o surrettizio. Nonostante l´affascinante finzione che è l´espressione fotografica, per Quotidiano al femminile i soggetti dovevano essere veri, vere donne, con veri sentimenti, veri lavori, vere relazioni umane². Le immagini sono un¹istantanea dell¹oggi e non indicano necessariamente la direzione futura che potrà seguire il cambiamento sensibile delle donne italiane. Oggi la donna italiana si realizza anche oltre la dimensione puramente domestica e quella puramente lavorativa, creando percorsi e soluzioni di vita originali. "Le donne prosegue De Rita dopo aver rivendicato l¹uguaglianza, oggi tendono a diversificarsi da certi modelli professionali, e dove possono li reinventano². E¹ il caso, ad esempio, di imprese agricole innovative gestite da donne, di agriturismo di qualità. ³Certo si é ancora in settori ancestralmente dominati dalle donne come il cibo e la casa ma reinventati con creatività. (...) Chi ci dice che questo non sia solo un punto di partenza? Cioè che la donna del futuro non sia in grado di rielaborare femminilmente quello già conquistato mascolinizzandosi? Uscire dal gioco quando il gioco si fa duro può quindi non essere una resa, ma forse, dal punto di vista dell¹evoluzione sociale un cambio di strategia Š² per recuperare se stesse e per riscoprire quei valori e quelle valutazioni troppo spesso estranei all¹uomo, ³che invece conclude De Rita - trova nella lotta il suo appagamento". La prima tappa della mostra fotografica "Quotidiano al femminile. Trenta storie di donne nell´Italia che cambia" si svolge dal 7 febbraio al 23 marzo 2003 a Milano, presso la Galleria del Credito Valtellinese in Corso Magenta, 59. L¹ingresso è libero. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 19,00 domenica chiuso. La seconda tappa della mostra sarà a Roma presso l¹Istituto Nazionale per la Grafica - Palazzo Fontana di Trevi, Via Poli, 54, dal 10 aprile all´1 giugno 2003. |
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