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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Febbraio 2003
 
   
  PICASSO TRA EROS E MITO DAL 7 AL 10 MARZO ALLA FIERA DI VICENZA

 
   
  Vicenza, 10 febbraio 2003 - Nell´ambito dell´edizione 2003 di Vicenza A.r.t.e. (7-10 marzo), l´Ente Fiera di Vicenza, in collaborazione con la Galleria l´Incontro di Chiari (Bs) e con la Galleria Guastalla di Milano espone, con il titolo ´´Picasso tra eros e mito´´, quindici acqueforti del grande maestro spagnolo. La rassegna, accompagnata da un apposito catalogo, dopo la conclusione di Vicenza A.r.t.e., sara´ trasferita nello spazio espositivo comunale della chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino, dove restera´ visibile dal 15 marzo fino al successivo 22 aprile. I quindici fogli non pretendono naturalmente di esaurire un tema cruciale nella vicenda espressiva del maggior artista del secolo scorso, ma consentono di apprezzare due dei momenti salienti della riflessione di Picasso sulla bellezza, sulla seduzione, sul rapporto amoroso: il primo copre la fine degli anni ´20 e l´inizio del decennio seguente, dove, dopo la svolta ´´classicista´´ che pareva concludere la rivoluzione cubista, l´artista cerca di sintetizzare, in un segno nitido e potente, evocativo, una serie di miti sulla bellezza e sulla passione, si tratti delle illustrazioni delle Metamorfosi ovidiane o del pregnante soggetto del Minotauro; alcuni dei fogli appartengono alla cosiddetta suite Vollard, spesso indicata come ´´Lo studio dello scultore´´, dove Picasso riflette, in sostanza, sulla natura del fare pittorico, sui rapporti (d´amore) tra artista e opera. Lo stesso tema riaffiora, con altre declinazioni ma con stupefacente coerenza, nei tardi anni ´60, e in particolare nel 1968, che e´ l´anno di esecuzione del maggior numero delle opere esposte: e´ l´anno in cui Picasso rielabora, con sfrenate invenzioni, un soggetto di Ingres, l´abbraccio tra Raffaello e la Fornarina: di nuovo, il problema di fondo e´ quello dello scopo dell´arte, e cioe´ l´impresa di conquistare la bellezza - la passione, il desiderio - attraverso il segno. E´ questa, per il maestro spagnolo, anche l´occasione di un confronto insistito con i grandi pittori del passato, attorno al nodo scandito dal rapporto tra pittore e modella: Ce´zanne, Goya, Vela´zquez, Rembrandt, Tiziano a volte compaiono direttamente sulla scena , quasi ideali compagni d´avventura, altre volte forniscono - e le acqueforti lo documentano - i soggetti, le inquadrature, i motivi.  
   
 

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